Collezioniamo frammenti di ricordi, pezzetti di immagini che, pur scoloriti dal tempo, portiamo con noi nel corso della vita. Ci aggrappiamo a essi nei momenti più difficili, come àncore nella tempesta. Ma cosa accade quando quei ricordi iniziano a sgretolarsi? Quando il volto familiare di una figlia o il sorriso di un nipote diventano improvvisamente estranei? Quando persino gesti quotidiani, un tempo automatici, diventano ostacoli insormontabili? 

La demenza – o meglio, le sue molteplici forme – è un declino neurocognitivo che colpisce ogni anno oltre 10 milioni di persone nel mondo. Secondo le stime, entro il 2050 saranno 139 milioni. Numeri vertiginosi, dietro cui si nascondono storie, famiglie. E tanto dolore. 

Proprio alla demenza è stata dedicata la serata di sabato 17 maggio, promossa da Amici di Melbourne, associazione senza scopo di lucro nata nel 2024 con l’obiettivo di raccogliere fondi per cause sociali e sanitarie. A ospitare l’evento è stato il Vizzini Social Club, che per l’occasione è stato decorato con estrema eleganza: centrotavola curati, palloncini bianchi e neri – i colori simbolo dell’associazione – e a ogni posto una bomboniera, piccolo segno di gratitudine. 

“Abbiamo tutti bisogno di un amico – racconta con un sorriso Daniela Scala, presidente e fondatrice dell’organizzazione –. Ed è proprio da qui che è nata l’idea: creare una rete di solidarietà attraverso eventi, balli, cene, serate come questa. Parte del ricavato va sempre a sostegno di enti che operano sul territorio. Questa volta, il nostro cuore è andato a Dementia Australia”. 

La serata ha preso il via con un minuto di silenzio dedicato alle persone care recentemente scomparse, seguito dai ringraziamenti di Scala ai numerosi presenti. Un evento che ha richiesto mesi di preparazione: “Ci sono voluti sei mesi per organizzare tutto. La scelta della data, i contatti con Dementia Australia, la stampa dei biglietti, la ricerca degli sponsor... È stato impegnativo, ma ne è valsa la pena”. Accanto a lei l’instancabile marito, Michele Scala. 

Il menù ha proposto cinque portate e parte del ricavato della cena è stato devoluto alla raccolta fondi. La musica del Dj Pauly J – che ha offerto la sua performance a titolo gratuito – ha accompagnato il resto della serata, tra melodie italiane tradizionali e remix moderni, pensati anche per le nuove generazioni. “Mia madre ha ricevuto la diagnosi dodici mesi fa – racconta il Dj –. È una malattia devastante, non solo per chi ne soffre, ma per chi sta loro accanto. Il mio messaggio a tutti voi è: prendetevi un minuto per chiedere a chi si prende cura di una persona con demenza come sta. A volte soffrono più del malato stesso”. 

Tra gli ospiti, anche Kelly Cameron, rappresentante di Dementia Australia, che ha preso la parola per spiegare cosa sia realmente questa terribile malattia. “Ogni tre secondi, nel mondo, a qualcuno viene diagnosticata la demenza. In Australia, è la prima causa di morte tra le donne. Si tratta di un insieme di oltre cento forme di declino cognitivo degenerativo, tra cui il morbo di Alzheimer e la demenza vascolare. Non è solo dimenticare le cose: è perdere il filo del pensiero, entrare in una stanza e non sapere perché si è lì. E non è, come molti credono, parte del normale invecchiamento: colpisce anche giovani di venti o trent’anni”. 

Il suo intervento è stato intenso, toccante: “Non c’è ancora una cura. Ma noi possiamo aiutare, offrire supporto, spiegare cosa sta accadendo, essere presenti anche per i familiari. La demenza non dorme. E noi ci siamo 24 ore su 24”.

È una battaglia che si affronta con la consapevolezza di non poterla vincere del tutto. Ma non ci si deve arrendere. Perché, per chi ogni giorno convive con una persona affetta da questa malattia, anche solo sentirsi chiamare per nome dalla persona amata può avere un valore immenso. 

A rafforzare questo messaggio anche Sonia Catelli, operatrice di Total Care Disability, che ha voluto condividere la propria esperienza personale: “È una malattia devastante, non solo per chi ne soffre, ma per chi resta accanto”.

Accettare fragilità e vulnerabilità dei propri cari non è certo facile. Serve tutto il supporto possibile, anche quello della comunità. E con grande generosità, Total Care Disability ha annunciato una donazione di 2000 dollari a Dementia Australia, “per l’incredibile lavoro che svolgono ogni giorno”. Catelli ha anche sottolineato l’importanza dei servizi che permettono a molte famiglie di mantenere i propri cari a casa, più a lungo, con il supporto adeguato. 

La serata ha segnato anche il primo anniversario di Amici di Melbourne, nato quasi per caso davanti a un computer. “Mio marito mi diceva sempre che avrei potuto fare qualcosa di bello. Così ho creato il gruppo su Facebook. All’inizio eravamo pochi amici; poi gli amici hanno invitato altri... Ora siamo oltre 1500 membri”, racconta Scala con orgoglio. 

Tra gli sponsor principali della serata figurano Piedimonte, Vizzini Social Club e La Monte Tiles. A loro si sono affiancati numerosi donatori che hanno contribuito con premi per la lotteria e l’asta di beneficenza, ulteriore testimonianza della generosità della comunità italo-australiana. “Qui gli italiani si aiutano, hanno un grande cuore. Molti imprenditori hanno dato una mano con entusiasmo. È bello vedere quanto tengano alla comunità”, conclude. L’iniziativa infatti ha permesso di raccogliere più di 23mila dollari.

In un’epoca in cui si parla spesso di divisione e conflitti, eventi come questo ricordano che la forza della collettività e il valore dell’empatia possono fare la differenza. Anche solo un piccolo gesto, una presenza, una stretta di mano, possono trasformarsi in un sentiero luminoso che attraversa la nebbia, aiutando chi si è smarrito a non sentirsi solo nel cammino.