Il centrosinistra fa la parte del leone in queste elezioni amministrative, avendo inoltre confermato i propri sindaci al primo turno a Milano, Bologna e Napoli, ma conquistando anche la carica di primo cittadino a Varese, Latina, Caserta, Cosenza, Isernia e Savona.

Si chiude così con il turno del ballottaggio una consultazione che ha interessato 65 comuni per l’elezione del sindaco. Coinvolti circa cinque milioni di elettori. Il dato dell'affluenza offre il quadro di un paese sempre più disincantato dalla prestazione dei propri amministratori. Ai ballottaggi la percentuale degli aventi diritto scende al 43,93% rispetto alla già modesta quota del 52,67%. toccata nel primo turno: mai così bassa. Minimi storici a Torino (42,13%) e a  Roma (40,68%).

Il centrosinistra si afferma nella maggior parte delle città, nei capoluoghi di regione e di provincia. Si conferma a Varese, respingendo l'assalto della Lega, che perde Savona, e conquista Roma (Roberto Gualtieri) e Torino (Stefano Lo Russo) strappandole alle amministrazioni M5s di Virginia Raggi e di Chiara Appendino. Il centrodestra chiude queste elezioni aggiudicandosi quattro capoluoghi, Trieste (confermato Roberto Dipiazza), Pordenone, Novara e Grosseto. A Salerno e a Benevento, dove Clemente Mastella è stato riconfermato primo cittadino, si impongono le liste civiche.

Enrico Letta, segretario del Pd, alla conclusione dello scrutinio dei voti per i ballottaggi ha commentato: “Ho sempre imparato che la cosa più importante è ascoltare gli elettori. E loro sono più avanti di noi, si sono saldati e fusi, quelli del centrosinistra e della coalizione larga che ho voluto costruire. Con una vittoria trionfale. Da oggi il governo Draghi è più solido”.

Nello stesso momento Matteo Salvini, leader della Lega, da Catanzaro faceva osservare: “Passiamo da 8 a 10, al momento il centrodestra ha più sindaci rispetto a 15 giorni fa. Sconfitta a Roma? I cittadini hanno sempre ragione quando scelgono. Perché qui ci sono quartieri della capitale che hanno segnato il 70% di astensione. Lo zero virgola in più o in meno in questo momento non mi preoccupa, il nostro obiettivo è vincere le elezioni politiche tra un anno e per questo ci stiamo organizzando”.

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, ha preferito fare autocritica: “Il centrodestra esce sconfitto alle amministrative. Non riusciamo a strappare al centrosinistra le grandi città, ma da sconfitta a debacle, mi sembra eccessivo. La debacle è del M5s, il Pd sta festeggiando sulle spoglie degli alleati grillini. Nessun partito può gioire quando una città come Roma elegge il proprio sindaco con queste cifre. C’è una crisi della democrazia, non della politica. Tutti dovrebbero interrogarsi. La gente non è andata a votare perché la politica con i giochi di palazzo ha mortificato la volontà dei cittadini, e questa campagna elettorale, trasformata dalla sinistra a una criminalizzazione dell’avversario, cercando di renderlo impresentabile”.