BARI- Anche la Regione Puglia, da ultima in Italia, ha firmato l'Accordo di coesione alla presenza della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto. 

Il documento siglato dal governatore Michele Emiliano porta a compimento il percorso di assegnazione delle risorse 2021-2027 alle Regioni per un ammontare di 29,3 miliardi di euro, e assegna alla Puglia risorse pari a circa 4,6 miliardi di euro, di cui 230 milioni relativi ad anticipazioni assegnate nel 2021. A questi fondi se ne aggiungono altri derivanti da cofinanziamenti disposti dai Comuni e dalle Regioni, nonché da finanziamenti statali ed europei per i progetti inseriti nell'Accordo, per un totale di investimenti pari a circa 6,5 miliardi. 

L'Accordo si concentra su alcuni grandi ambiti di azione, e il primo riguarda i temi ambientali, per circa 1,1 miliardi di investimenti. Si tratta di opere di ammodernamento e rifunzionalizzazione delle reti idriche, di potenziamento degli impianti di depurazione e per la realizzazione della rete pluviale urbana in Comuni di tutto il territorio regionale, e di operazioni di bonifica. 

Il secondo ambito riguarda gli interventi per il sistema produttivo, la competitività delle imprese e l'innovazione, per un valore complessivo di nuove risorse pari a oltre 1,2 miliardi di euro.  

È una direttrice che guarda a importanti leve dello sviluppo territoriale, dalla ristrutturazione e l'ammodernamento delle aree industriali nelle province fino al sostegno diretto alle imprese.  

Il terzo riguarda il capitolo delle infrastrutture di trasporto, con uno stanziamento complessivo di circa 1,2 miliardi di euro destinati prioritariamente a incrementare qualità, sicurezza e capillarità del trasporto stradale, oltre che alla realizzazione di opere di particolare importanza strategica per il trasporto ferroviario, marittimo e aereo. 

Il quarto punto indirizza l'attenzione alla salute dei cittadini, con circa 900 milioni di euro dedicati a infrastrutture, attrezzature e servizi sanitari, lavori di adeguamento e ammodernamento dei presidi ospedalieri, costruzione e la rifunzionalizzazione di strutture sanitarie. 

I fondi verranno anche destinati ad altri ambiti, come la cultura e la riqualificazione urbana, con la valorizzazione del sistema territoriale integrato di cammini e itinerari turistico-culturali, i progetti di recupero e rifunzionalizzazione di immobili di pregio, cinema-teatro e siti archeologici.