MONTEVIDEO – Lo scorso sabato, migliaia di persone si sono riunite per partecipare alla quinta edizione de “La Festa che ci unisce”, organizzata dall’Associazione Calabrese dell’Uruguay. Un appuntamento ormai imperdibile per la collettività italiana in Uruguay, che anche quest’anno ha unito tradizione, musica e gastronomia.
Complice anche una splendida giornata di sole – probabilmente tra le ultime prima dell’arrivo dell’autunno – l’evento è stato un’occasione ideale per godersi un sabato all’aperto, tra stand, spettacoli e momenti di autentica convivialità.
La festa è iniziata alle 11 del mattino e si è conclusa dopo le dieci di sera, con una grande partecipazione di famiglie e giovani che hanno animato l’intera giornata. A rappresentare la collettività italiana erano presenti associazioni provenienti da diverse regioni del Paese, e persino dall’Argentina e dal Brasile.
Vari stand gastronomici hanno offerto al pubblico piatti tipici della cucina italiana, come arancini, risotto e cannoli siciliani, accanto a bancarelle culturali, spazi informativi e qualche gioco gonfiabile per l’intrattenimento dei bambini. Il programma è stato arricchito da danze tradizionali e spettacoli musicali che hanno animato l’intera giornata.
Fabrizio D’Alessandro, segretario del consiglio direttivo dell’Associazione Calabrese, ha dichiarato con entusiasmo: “Sono venute oltre 10mila persone, davvero un successo straordinario. Abbiamo visto una partecipazione ampia, anche di giovani, e questo è molto importante per il futuro della collettività”.
Nel tardo pomeriggio, la festa ha aperto lo spazio anche a manifestazioni culturali uruguaiane e brasiliane, riflettendo il contesto multiculturale in cui vivono le comunità italiane presenti alla festa. Il gran finale è stato affidato al Zingabeat, dj di origini calabresi con una lunga carriera divisa tra Italia e Uruguay.
Erano presenti anche alcune associazioni nuove, come l’Associazione Radici, che è uno spazio di incontro volto a preservare la memoria e l’eredità culturale degli antenati della comunità italiana in Uruguay, cercando di rafforzare i legami con i luoghi dai quali partirono per emigrare.
“È stata una festa davvero magnifica, che ha coinvolto tutta la collettivitá”, conclude d’Alessandro.