KIEV - Oggi, 9 maggio, è stata dichiarata in Ucraina Giornata dell'Europa, come avviene nell'Unione europea, nella quale Kiev aspira ad essere ammessa. Anzi, di cui si sente già parte per eredità culturale, ha affermato Zelensky, pubblicando un messaggio su Telegram corredato con una bandiera ucraina e una della Ue.

A breve nella capitale ucraina arriverà proprio la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in visita per manifestare “l'incrollabile sostegno della Ue” al governo ucraino.

Con il cambio di data per la festività Zelensky intende inviare un segnale preciso: l'Ucraina, ha spiegato, fa già parte di quel concerto europeo che, come ha distrutto il nazismo (il ruolo di Mosca viene omesso), così sconfiggerà quello che il presidente ucraino definisce il “ruscismo”, neologismo inventato a Kiev per indicare il “fascismo russo”.

Nel frattempo, secondo quanto riferiscono media locali e come è accaduto negli scorsi giorni con sempre maggiore intensità, anche stamattina diverse esplosioni sono state udite a Kiev e nella regione della capitale.

Le stesse fonti affermano che l'allerta antiaerea è stata diramata per oggi in 14 dei 24 oblast del Paese.

Una situazione sempre più grave per la capitale e per tutto il Paese che ha costretto la Farnesina a diramare un messaggio a tutti i connazionali ancora presenti nel Paese, esortandoli a lasciare immediatamente l’Ucraina con ogni mezzo disponibile.

“Si continuano a registrare sempre più pesanti attacchi missilistici a Kiev e in tutto il territorio ucraino”, si legge sul sito Viaggiare Sicuri, gestito dall'Unità di Crisi della Farnesina, in un aggiornamento odierno pubblicato anche sulla homepage dell'ambasciata d'Italia a Kiev. “Si raccomanda la massima prudenza – continua il messaggio -. Tutti i viaggi verso l'Ucraina, a qualsiasi titolo, sono assolutamente sconsigliati. Ai connazionali ancora presenti in Ucraina è fortemente raccomandato di utilizzare i mezzi tuttora disponibili, inclusi i treni, per lasciare immediatamente il Paese, negli orari in cui non è in vigore il coprifuoco”.