Il club nacque 29 anni fa da una iniziativa di Mary Costigan che ricordo molto bene, avendola intevistata nel momento perfetto per aprire le braccia a tutte le comunità etniche; Costigan ebbe l’idea di mettere insieme le donne del posto di diversa nazionalità e di mostrare come confezionare lavoretti a maglia e preparare piatti della propria provenienza.
Ricordo bene di essere stato uno dei tanti ospiti che Mary invitò, e raccontai la mia esperienza da giovane emigrato italiano, cresciuto, sposato e messo su famiglia a Moonee Ponds, e residente, allora, da 22 anni; oggi sono ben 58 anni che risiedo nella stessa municipalità. Al gruppetto di allora era stato concesso l’uso di una saletta della scuola elementare statale di Wilson Street, a Moonee Ponds, ma pian piano che il numero degli aderenti aumentava, la stanzetta cominciava a stare un po’ stretta. Con Elena La Terra, secondo presidente, il gruppo si trasferì in un altro luogo per le riunioni settimanali. Era una ben più spaziosa la nuova saletta del TAFE College di Buckley Street a Essendon.
Nel 1998, con l’elezione del terzo presidente, Giovanna Di Stefano, da 22 anni al timone del gruppo, il Comune di Moonee Valley riconobbe il bellissimo lavoro e l’impegno sociale che le donne stavano esercitando nella comunità e concesse l’uso del grande salone del Kellaway Avenue Neighbourhood Centre.
“Quest’anno dovevamo organizzare il nostro 29esimo anniversario dalla formazione del nostro gruppo, ma per via della situazione attuale, non abbiamo fatto nulla e abbiamo posticipato tutto al prossimo anno per il 30esimo anniverario - ha affermato il presidente Giovanna Di Stefano, siciliana, nativa di Ragusa e vedova da dieci anni dopo la scomparsa del marito Mario -. Quanto ci manca il gruppo! Lo sento continuamente dai nostri membri. Noi del comitato le contattiamo regolarmente per rassicurarle un po’ della situazione e calmare la loro paura e la solitudine in questo triste periodo”.
La dinamica vice presidente Laura Trumino ha spiegato che attualmente il gruppo consiste in una quarantina di donne di diversa estrazione etnica e culturale, tre quarti di loro sono italiane: “Non ci resta altro che iniziare a programmare cosa poter fare nel 2021 quando celebreremo in nostro 30esimo anniversario, probabilmente un magnifico pranzo e una bellissima mostra di lavori artigianali a maglia, qualcosa di veramente bello”, ha aggiunto Trumino.
Il gruppo si riunisce per due ore e mezza iniziando gli incontri con una sessione di un’ora di esercizi leggeri, seguiti da lunghe chiaccherate rilassanti con un buon caffè e dolci casalinghi e una sessione di gioco del bingo: “Ogni mese celebriamo i vari compleanni cantando ‘Happy Birthday’, anche in altre lingue grazie all’aiuto di YouTube, e gustando torta e caffè. Per le festività annuali, ci rechiamo in un locale elegante, prenotiamo dei tavoli per il pranzo e per l’intrattenimento. Per la Festa della Mamma, i membri sanno che devono portare la loro tazza ‘storica o commemorativa’ e raccontare quanto significato ripongono in quel semplice oggetto. Ci dà l’opportunità di conoscerli di più”, ha continuato Trumino.
“A tutte noi piacciono le gite e le escursioni di gruppo, che nel corso degli anni abbiamo organizzato con molto successo - è intervenuta il presidente Giovanna Di Stefano -, tra queste ricordiamo le visite a Queenscliff/Portarlington per comprare freschi molluschi e il viaggio in traghetto fino a Sorrento. O ancora, il Festival delle Begonie di Ballarat e il Tesselaar Tulip Festival di Silvan sulle montagne di Dandenong. Amiamo tanto andare a vedere un bel film in uno dei cinema di Highpoint Shopping Centre, fare delle escursioni di gruppo sul battello ‘Blackbird’ lungo il fiume Maribyrnong o visitare la National Gallery of Victoria nel corso della ‘Settimana dell’Anziano’. O il buffet all’Highlander Hotel di Craigieburn o al Braybrook Hotel di Sunshine”.
“Anche quando non potevamo vederci in grande numero - ha aggiunto Trumino -, soltanto dieci tra noi si sono riunite nel parco comunale antistante al club, il Queens Park, per fare esercizi all’aperto per un’ora. Siamo veramente contenti che nessuna delle donne del club abbia contratto il virus. Certo, ci mancano tanto gli eventi e gli incontri, ma speriamo che si possa prima far ritorno alla normalità”.