ROMA - Fumata nera in Parlamento, riunito in seduta comune per la votazione di quattro giudici della Corte Costituzionale. Si tratta della decima chiamata per l'elezione del sostituto dell'ex presidente Silvana Sciarra e la prima per l'elezione dei tre giudici che sostituiranno l'attuale presidente, Augusto Barbera, e i suoi vice Franco Modugno e Giulio Prosperetti. 

Sarà però necessario indire una undicesima votazione per l'elezione, giacché nessun candidato ha raggiunto le maggioranze prescritte.  

Si continua a guardare al possibile compromesso che ipotizza l'individuazione di un candidato tecnico/indipendente, il cosìddetto “quarto uomo”, e all'interno di un possibile accordo unitario ci sarebbero un uomo e una donna spendibili per l'intesa. 

I nomi accreditati sono quello di Renato Balduzzi, professore ordinario di Diritto costituzionale e di Diritto pubblico comparato all'Università Cattolica del Sacro Cuore, nonché ex ministro della salute nel Governo Monti, e di Valeria Mastroiacovo, docente ordinario di Diritto tributario all’Università degli Studi di Foggia, che dal 2018 ha già un piede a Palazzo della Consulta da assistente di studio presso la Corte costituzionale. 

Candidare Balduzzi, già eletto nel 2014 dal Parlamento in seduta comune a membro del Consiglio superiore della magistratura, potrebbe però essere più complicato in quanto, nonostante l'altissimo profilo, ha avuto incarichi politici, seppur di un governo tecnico. Problema che non si pone per Mastroiacovo, cattolica senza trascorso politico che potrebbe andare tra l'altro ad occupare la casella del tecnico/indipendente da destinare ad una donna.