ROMA - Per i turisti americani è “amazing”, per gli animalisti va vietato. Il fenomeno delle “botticelle” romane, le carrozze trainate da cavalli per un giro panoramico della città, divide da anni. Figurarsi nell’estate più calda da sempre. Al centro della diatriba non solo l’afa e i suoi effetti sul cavallo e il lavoratore, ma anche l’idea stessa alla base di un’esperienza turistica di questo tipo. “Anacronistica e superata” secondo l’Oipa, l’Organizzazione internazionale protezione animali che ha lanciato un appello al ministro dei Trasporti Matteo Salvini.

“Chiediamo veicoli a trazione elettrica al posto dei cavalli. Visto che Salvini ha da tempo fatto presente di voler inasprire le pene per gli illeciti a danno degli animali, chiediamo di mettere mano all’assetto normativo che regolamenta l’utilizzo dei veicoli a trazione animale, così da poter intervenire finalmente a livello locale - ha spiegato Claudia Taccani, responsabile dell’ufficio legale Oipa -. Non è un problema solo della capitale, anche se il regolamento emesso quest’anno a Roma, più restrittivo, è sicuramente una risposta alla richiesta della collettività e della tutela degli animali - ha aggiunto, riferendosi alle indicazioni del Campidoglio che prevedono, fino al 15 settembre, il divieto di far lavorare i cavalli dalle ore 11 alle 18 nelle giornate caratterizzate dai livelli di rischio 2 e 3 del bollettino giornaliero del ministero della Salute e, a ogni modo, mai quando la temperatura supera i 35 gradi - ma chiediamo che queste buone regole vengano applicate e che ci sia un maggiore controllo da parte dei preposti”.

“Noi le regole le rispettiamo eccome, sappiamo che c’è un semaforo e controlliamo temperatura e bollino prima di uscire su strada con le nostre vetture” ha replicato Angelo Sed, presidente della Nuova associazione vetturini romani. “Le varie associazioni animaliste ci accusano di far lavorare gli animali con il caldo, ma noi li facciamo uscire negli orari consentiti. Infatti, in ormai settimane di bollino rosso in città, non ci sono state foto di vetture su strada in orari vietati né casi di cavalli morti per afa o stanchezza. Se si vuole far intendere che lavoriamo fuori orario, rispondiamo che non è così. Come sente caldo il cavallo, lo sentiamo anche noi. E di certo non rischiamo la licenza per uscire qualche ora prima, tra l’altro è impossibile passare inosservati con una carrozza. Se, invece, si vuole vietare del tutto le botticelle, la nostra risposta è che è impossibile, perché la nostra è una tradizione, un’attività storica che fa parte della città”.

Intanto le botticelle continuano a piacere ai turisti. A piazza di Spagna, Fontana di Trevi e Pantheon non fanno in tempo ad arrivare, che già vengono fermate per ripartire.