PYONGYANG – Cina e Russia hanno auspicato una “maggiore cooperazione con la Corea del Nord”, in occasione della celebrazione lo scorso 9 settembre del 76° anniversario della fondazione del Paese eremita.

Il presidente cinese Xi Jinping, nel suo messaggio di saluto, ha sottolineato la volontà di Pechino di rafforzare i legami con Pyongyang. “Approfondiremo la comunicazione strategica e rafforzeremo la cooperazione con la Corea del Nord al fine di consolidare ulteriormente e sviluppare i legami amichevoli tra i due Paesi”, ha dichiarato Xi.

Questo messaggio è significativo poiché arriva dopo mesi di tensioni tra i due Paesi. Nonostante la Cina sia il principale sostenitore economico e politico della Corea del Nord, le relazioni sono state caratterizzate da una certa freddezza, in parte a causa della crescente intesa tra Kim e Putin.

La situazione riflette il delicato equilibrio di potere nella regione, con la Cina che cerca di mantenere un ruolo influente senza compromettere le sue altre relazioni strategiche.

Il presidente russo, dal canto suo, ha inviato un messaggio di saluto altrettanto caloroso, esprimendo ottimismo riguardo alla partnership tra Russia e Corea del Nord. “Sono certo che la partnership strategica globale tra Russia e Corea del Nord sarà rafforzata in modo pianificato grazie ai nostri sforzi congiunti”, ha dichiarato Putin. Questo messaggio riflette la recente intensificazione dei legami tra Mosca e Pyongyang, culminata in un accordo di partenariato strategico firmato a giugno durante una visita di Putin a Pyongyang. L’accordo include una clausola di difesa reciproca, dimostrando un impegno profondo tra i due Paesi.

Kim, durante le celebrazioni della fondazione della Corea del Nord del 2023, fu impegnato nella supervisione di un’inedita parata di gruppi paramilitari e segnalò l’importanza per le strategie della nazione degli scambi diplomatici esprimendo la promessa di approfondire i legami con Cina e Russia. 

In un discorso per i 76 anni della fondazione della Repubblica democratica di Corea, Kim ha assicurato che il Paese “rafforzerà con costanza la sua forza nucleare in grado di far fronte pienamente a qualsiasi atto minaccioso imposto dai suoi Stati rivali dotati di armi nucleari”.

Il leader nordcoreano ha promesso che il Paese “raddoppierà anche le sue misure e gli sforzi per rendere tutte le forze armate, incluse quelle nucleari, completamente pronte al combattimento” contro gli Usa e i suoi alleati, pur rivendicando per Pyongyang il ruolo di “Stato nucleare responsabile”. Il leader supremo ha sottolineato come ha le mosse guidate dagli Stati Uniti per espandere un blocco militare nella regione rappresentano una grave minaccia alla sicurezza.

“La conclusione ovvia è che la forza nucleare e una postura in grado di attivarla per garantire il diritto alla sicurezza dello Stato in qualsiasi momento devono essere perfezionate in modo più approfondito”, ha detto Kim. Un rafforzamento “accelerato e continuo”, che consenta di “affrontare pienamente qualsiasi atto minaccioso da parte suoi stati rivali, armati di nucleare”.