CANBERRA – L’esponente della sinistra Anthony ‘Albo’ Albanese, è destinato, a giorni, a diventare leader laburista e dell’opposizione, dopo il ritiro della candidatura di Jim Chalmers, capo della corrente di destra del Queensland, dalla corsa per la successione a Bill Shorten.
Devastati dalla debacle elettorale i massimi quadri laburisti hanno rimesso in discussione tutti i più controversi programmi portati in campagna elettorale, inclusi l’abolizione dei ‘franking credits’ - i rimborsi fiscali sui dividenti azionistici per i pensionati finanziariamente autosufficienti -, del ‘negative gearing’, le agevolazioni fiscali per gli investitori immobiliari, e sulle misure per contrastare i cambiamenti climatici.
Albanese, che ha annunciato la sua candidatura alla leadership, dieci ore dopo  la disfatta elettorale, e il discorso di Shorten nel quale dichiarava di lasciare la leadership, ha detto che è imperativo che il Partito laburista si riconnetta immediatamente con le aspirazioni dell’elettorato australiana, che lo ha clamorosamente respinto alle urne, segnalando la fine della retorica della lotta di classe e del “noi e loro”, che ha rappresentato il filo rosso della fallita campagna elettorale dell’opposizione.
“Gli elettori sono affaticati dal conflitto che pone parte della comunità contro l’altra - ha detto il futuro leader laburista - vogliono soluzioni, non scontri, vogliono unità, non divisioni”.
Albanese ha detto che il concetto va enfatizzato, senza peraltro abbandonare la lotta alle diseguaglianze: “Dobbiamo continuare a parlare del tema delle disuguaglianze, ma riconoscendo che la comunità imprenditoriale e il settore privato in generale, creano occupazione, danno lavoro alla gente”.
Il leader dell’opposizione in pectore, ha auspicato che il primo ministro Scott Morrison, decida di separare la riforma fiscale portata alle elezioni, che prevede sgravi per i ceti sociali meno abbienti fino alla classe media, e, in futuro, per le classi sociali più agiate.
‘Albo’ ha confermato che l’opposizione appoggerà gli sgravi per la classe media, aggiungendo che sarebbe insensato per la coalizione l’atteggiamento del “tutto o niente”, e spingere ad oltranza per riduzioni fiscali per le classi più facoltose, che entreranno in vigore tra alcuni anni. 
“L’idea di dover prendere una decisione nel 2019, su qualcosa che entrerà in vigore a metà della prossima decade, mi sembra, francamente, un trionfo della speranza sull’esperienza e sulla realtà, perché la verità è che l’economia globale è vulnerabile”, ha detto. 
Parlando già da leader dell’opposizione, Albanese, ha sottolineato che le dispute commerciali tra Stati Uniti e Cina e il rallentamento economico interno, sono fattori che invitano alla prudenza sull’attuazione del pacchetto fiscale presentato dalla coalizione nella manovra finanziaria dello scorso aprile.
Sul dibattito fiscale il ministro del Tesoro Josh Frydenberg ha smentito che gli sgravi per le classi medio basse, slitteranno all’anno prossimo a seguito dell’inabilità del governo a riconvocare il parlamento prima di luglio, ribadendo l’intenzione del governo a non separare il pacchetto fiscale, fissando i parametri per lo scontro con i laburisti al Senato.
Ma mentre ‘Albo’, ha già dichiarato la posizione laburista, il senatore di Centre Alliance, Rex Patrick ha offerto un’ancora di salvezza alla coalizione, affermando che il partito minore (ex Nick Xenophon Team ndr), “vorrebbe offrire riduzioni fiscali ai lavoratori australiani”, se ci saranno garanzie che non provocheranno riduzioni di servizi.