CANBERRA - Questa sera si terrà una seduta straordinaria del Consiglio intergovernativo dopo l’ultimo incidente: un tentativo di incendio doloso in un asilo a Maroubra, Sydney est, dove sono apparse anche scritte recanti frasi antisemite.
L’atto si aggiunge a una serie di crimini d’odio avvenuti nelle ultime settimane, tra cui un attacco terroristico a una sinagoga a Melbourne, vandalismi apportati alla dimora di un leader ebraico e danneggiamenti di automobili e abitazioni.
Il governo federale aveva resistito alle richieste di convocare il Consiglio intergovernativo, avanzate dall’opposizione oltre un anno fa dopo lo scoppio della guerra a Gaza e le proteste filo-palestinesi a Sydney. Tuttavia, le pressioni si sono fatte più intense dopo che l’inviata speciale contro l’antisemitismo Jillian Segal ha chiesto leggi più severe a livello nazionale.
Il mese scorso, il Consiglio esecutivo degli ebrei australiani aveva scritto al primo ministro, chiedendo un incontro urgente dopo l’attacco alla sinagoga Adass Israel di Melbourne.
Ieri, la Coalizione ha proposto pene minime obbligatorie per i crimini antiebraici e l'inserimento nel codice giuridico di un nuovo reato per minacce ai luoghi di culto, con una pena fino a cinque anni di reclusione. Albanese, pur esprimendo cautela sulle pene obbligatorie, ha dichiarato che il governo è pronto ad agire contro l’antisemitismo.
Il premier del New South Wales, Chris Minns, ha confermato che il suo governo rafforzerà le leggi sulla libertà su cauzione e inasprirà le sentenze. Il prossimo mese, in una riunione, i procuratori generali discuteranno ulteriormente le misure proposte.