CERNOBBIO (Como) – “Le risorse non sono molte ma fa la differenza come vengono utilizzate. La stagione dei bonus e dei soldi buttati dalla finestra è finita” ha affermato la premier Giorgia Meloni rivolgendosi agli imprenditori del Teha - The European House - Forum di Cernobbio, rivendicando i risultati dell’Italia ottenuti in un contesto “impossibile”, dalla crescita del Pil ai dati sull’occupazione “importanti e poco raccontati”.

Alla Villa d’Este di Cernobbio, sul Lago di Como si è svolta la tre giorni del Forum annuale “Lo Scenario di oggi e di domani per le strategie competitive”, un incontro che vede la partecipazione di imprenditori e dirigenti provenienti da tutto il mondo.

Meloni ha confermato ai presenti l’intenzione del governo di rivedere il piano di transizione energetica, senza rinunciare agli obiettivi di decarbonizzazione, mentre ha indicato che le priorità della prossima manovra finanziaria saranno i salari, la natalità e dare ossigeno alle imprese “che assumono”, mentre aumentano i contratti stabili e “si riduce il precariato”.

Per quanto riguarda la digitalizzazione, l’Italia dovrà essere in grado di alfabetizzare digitalmente 15 milioni di persone per centrare gli obiettivi fissati dal Digital Compass 2030 dell’Unione europea, che mira a colmare le lacune tecnologiche degli Stati membri.

Il ruolo delle grandi aziende è fondamentale nel guidare questo processo e per l’innovazione e sostenibilità delle filiere, assumendo il ruolo di capofiliera.

“Le competenze sono chiave, soprattutto per cogliere i benefici dell’intelligenza artificiale: il Paese è in ritardo, serve un Piano Marshall delle competenze”, ha fatto presente Valerio De Molli, amministratore delegato di Teha Group.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha aperto i lavori del Forum, è intervenuto con parole forti, sostenendo la necessità che abbattere il debito pubblico sia “ineludibile”.

Mattarella ha continuato evidenziando come l’Europa sia un’opera “incompiuta” e per questo “da perfezionare”.

Il Capo dello Stato ha poi sottolineato come “l’Italia ha pagato più interessi di quelli pagati insieme da Francia e Germania, eppure è un debitore onorabile”. 

Proprio per questo, l’andamento dei tassi è, a suo dire, un “termometro opinabile”, soprattutto alla luce della “storia trentennale” del Paese, con “avanzi statali primari annui e con un debito pubblico cresciuto in larga misura dal 1992, principalmente a causa proprio degli interessi”.

Per questo, ha concluso Mattarella, “molta strada resta da fare per dare razionalità a un mercato dei titoli pubblici che tenga conto anche della situazione della ricchezza delle famiglie”.

E a proposito di Unione Europea, rimane ancora in sospeso il dialogo per le nomine dei commissari, con il ministro Raffaele Fitto candidato dell’Italia per una delega economica di peso.

Nonostante il “no” di Fratelli d’Italia al bis di Ursula von der Leyen, “non ho motivo di credere che all’Italia non venga riconosciuto ciò che le spetta” ha commentato Meloni, “contenta” che a fare “valutazioni sulle grandi sfide dell’Europa” ci siano due italiani e due ex premier come Enrico Letta e Mario Draghi, al di là del fatto che “sono stata all’opposizione di entrambi”.

La premier non si è sbilanciata sul successore di Fitto, ringraziando il ministro per il lavoro svolto sul Pnrr. “Con lui è stato in buone mani, non ho dubbi che lo sarà anche nei prossimi anni”, perché, ha detto la Premier, “tutto il sistema Paese sta lavorando bene”.

Dato particolarmente importante, soprattutto alla luce del fatto che si entra ora nella fase “cruciale” della messa a terra dei progetti e dei primi risultati tangibili. Intanto, l’Ue sta lavorando alle nuove regole di bilancio “ereditando il metodo del Pnrr”, come ha fatto notare il commissario economico, Paolo Gentiloni.

Anche per segnare “un cambio di prospettiva” su come si ragiona e si costruisce una manovra di bilancio.

E, mentre non è ancora chiaro se il Pd voterà a favore della nomina di Fitto in Europa, come fecero con lui i Conservatori cinque anni fa, Gentiloni ha invitato il suo successore, chiunque esso sia, a essere “molto ambizioso”.