MILANO - Una multa da 430 euro per essersi rifiutato di togliere lo striscione con scritto “Stop bombing Gaza - stop genocide” dal suo banchetto di miele al mercato di Desio, in provincia di Monza e Brianza. È quanto ha raccontato, a Radio Popolare, l'apicoltore Marco Borella.
“Ero a fare il mercato a Desio con il mio banco del miele e a un certo punto della mattinata si sono presentati due carabinieri chiedendo di rimuovere lo striscione perché mi hanno detto che si trattava di propaganda politica non autorizzata”, ha raccontato, spiegando che si è rifiutato di cedere alla richiesta perché, sostiene, “il messaggio che veicola lo striscione non è d'odio ma una richiesta di pace immediata e di interruzione del genocidio in corso”.
Dopo il diniego, a Borella è stato compilato un verbale con una sanzione di 430 euro al quale dovrebbe rispondere, anche se ha già contattato il suo avvocato per presentare ricorso. “Non era la prima volta che avevo lo striscione, ma lunedì avrà dato fastidio a qualcuno”, spiega.
Immediate le proteste della minoranza, in particolare di Nicola Fratoianni, deputato di Avs, che ha presentato un'interrogazione parlamentare al governo. “Chiediamo ai ministri Piantedosi e Crosetto chiarezza”, è la richiesta.
Secondo il parlamentare dell’opposizione, infatti, “l'iniziativa dei carabinieri di Desio appare lesiva della libertà di espressione dal momento che un appello a cessare il fuoco, esposto in modo assolutamente pacifico”.
Gli fa eco la collega del M5S, Stefania Ascari, secondo la quale “questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di repressione del dissenso in Italia, con recenti casi di intimidazioni nei confronti di individui che esprimono sostegno alla causa palestinese. Si tratta di un episodio assurdo”, dichiara.