CAGLIARI - La Corte d’appello di Cagliari, ribaltando il verdetto del Tribunale di Oristano di un anno e mezzo fa, ha assolto i quattro imputati coinvolti nell’inchiesta nota come “Sindacopoli”, scattata nel 2014, perché “il fatto non sussiste”. 

L’indagine verteva su un presunto intreccio tra studi professionali e amministrazioni comunali con lo scopo di pilotare l’assegnazione della progettazione di opere pubbliche e l’esecuzione di appalti in Barbagia e nel Mandrolisai. 

Sistema illecito che, secondo i giudici d’appello, non sarebbe però stato sufficientemente comprovato. 

Il processo di primo grado si era chiuso il 5 marzo 2024 a Oristano con quattro condanne e diverse assoluzioni, per prescrizione e nel merito. 

In particolare, Salvatore Pinna, ingegnere sessantunenne di Desulo e titolare della Essepi Engineering, considerato il regista della gestione illecita degli appalti, era stato condannato a sette anni e sei mesi. 

Sei anni erano invece stati inflitti all’ex sindaco di Belvì Rinaldo Arangino (53 anni), quattro anni e otto mesi all’ex vicesindaco di Ortueri Pietro Crobu (59 anni) e quattro anni e tre mesi all’ex primo cittadino di Tonara Pier Paolo Sau, 62 anni. 

Oggi, invece, è arrivata la sentenza di assoluzione per tutti gli imputati pronunciata dalla Corte d’appello del capoluogo sardo, presieduta dal giudice Giovanni Lavena.