TEL AVIV – Fatah ha lanciato un appello ad Hamas, esortandolo a lasciare il potere a Gaza per salvaguardare “l’esistenza dei palestinesi” nella Striscia, dove Israele ha intensificato le operazioni militari dopo aver rotto la tregua martedì scorso, facendo già diverse centinaia di morti tra la popolazione palestinese. A parlare è stato Mounther al-Hayek, portavoce del partito del presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Abu Mazen in un messaggio fatto recapitare dall’enclave costiera.

“Hamas deve mostrare compassione per Gaza, i suoi bambini, le sue donne e i suoi uomini”, ha affermato, invitando il movimento islamista “a lasciare il governo”. Il gruppo militante palestinese deve “rendersi pienamente conto che la battaglia imminente porterà alla fine dell’esistenza dei palestinesi” nella Striscia se decide di restare al potere, ha avvertito Hayek, mettendo in guardia verso “giorni difficili, duri e dolorosi che attendono gli abitanti di Gaza”.

Nel frattempo, due dimostranti sono stati arrestati a Gerusalemme dopo gli scontri a seguito della manifestazione per chiedere la liberazione degli ostaggi davanti alla residenza del premier, Benyamin Netanyahu. Dopo che la maggior parte dei dimostranti è stata dispersa, alcune decine di essi hanno marciato verso la residenza privata del premier più avanti lungo la strada, scontrandosi con la polizia dopo aver sfondato le barriere di controllo.

Dopo Gaza, la guerra dello Stato ebraico torna ad allargarsi alla Siria e al Libano con raid aerei a sud di Damasco e soprattutto in Libano, nel sud e nella valle della Bekaa, dove sono state uccise finora almeno tre persone, tra cui una bimba, in diverse ondate di attacchi contro quelli che Israele definisce “obiettivi terroristici” legati a Hezbollah, l’organizzazione ritenuta responsabile dei lanci di razzi contro la Galilea avvenuti sabato mattina.