La petizione è stata inviata al primo ministro Anthony Albanese, al leader dell’opposizione Peter Dutton e ai loro omologhi statali e territoriali.
L’intervento perviene in un contesto internazionale delicato, dove il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha recentemente firmato un ordine esecutivo per limitare le transizioni di genere per i minori di 19 anni.
Nella lettera si chiede una sospensione immediata di tutti i trattamenti medici per la transizione di genere nei bambini e nei giovani fino al completamento di un’indagine indipendente.
“Si tratta di un potenziale disastro sanitario pubblico di portata generazionale, che richiede un’inchiesta indipendente”, afferma la lettera.
“Fino a quando l’inchiesta non sarà completata, tutti gli interventi di ‘affermazione di genere’ per bambini e giovani (inclusi i bloccanti della pubertà, gli ormoni cross-sex e gli interventi chirurgici) devono essere sospesi per prevenire ulteriori danni”.
Tra i firmatari figurano oltre 20 politici, tra cui l’ex vice primo ministro John Anderson, il senatore dei Nationals Matt Canavan, la senatrice liberale Claire Chandler e altri rappresentanti di vari partiti. Inoltre, circa 40 medici, 20 accademici, l’attivista critica del genere Sall Grover e tre detransizionisti hanno aderito alla petizione.
Tony Abbott ha elogiato il provvedimento di Trump e ha sollecitato il governo australiano a intervenire.
“Sono molto preoccupato per le decine, se non centinaia o migliaia di giovani che rischiano danni irreversibili a causa della promozione della fluidità di genere”, ha dichiarato Abbott.
Ha aggiunto che, sebbene alcuni adulti possano legittimamente decidere di intraprendere una transizione di genere, “l’idea che i minori abbiano la maturità, il giudizio e l’esperienza di vita per prendere una decisione così drastica è semplicemente sbagliata”.
Martedì, il governo LNP del Queensland aveva annunciato la sospensione dei trattamenti ormonali per i nuovi pazienti sotto i 18 anni, dopo segnalazioni di bambini di appena 12 anni che avrebbero ricevuto bloccanti della pubertà senza un adeguato sostegno medico o il consenso dei genitori.