La Celebrity Eclipse trasporta circa 3.000 persone, e si ritiene che circa la metà di esse abbia contratto il virus.
La nave, che ha appena completato la crociera che l’ha portata in Nuova Zelanda, è ormeggiata all’Overseas Passenger Terminal a Circular Quay.
L’approdo della nave, con questo grande numero di persone rimaste contagiate durante la crociera, coincide con il costante aumento dei ricoveri causati dal COVID-19 che sta interessando tutto il Paese.
La quarta ondata della malattia si è diffusa nella comunità determinando un considerevole aumento dei casi, fatto che ha spinto diversi esperti virologi a chiedere la reintroduzione dell’obbligo di uso delle mascherine.
Il governo federale, di comune accordo con quelli di Stati e Territori, si è finora astenuto dall’ordinare ulteriori restrizioni, limitandosi a raccomandare al pubblico l’osservanza dei protocolli di igiene e di distanziamento sociale e lasciando come facoltativo l’uso della mascherina.
Le sottovarianti del virus che stanno caratterizzando questa quarta ondata di infezioni sono state soprannominate “le nipoti di Omicron”; il loro fattore di letalità viene ritenuto basso, e, comunque, inferiore a quello delle varianti che le hanno precedute.
Il governo del New South Wales ha classificato il focolaio da COVID-19 propagatosi a bordo della Celebrity Eclipse come una emergeza di “secondo livello”.
Il che sta a significare che nonostante il fatto che il personale e le risorse della nave siano stati esposti alle infezioni, la nave rimane in grado di continuare a gestire la propria operatività per quanto riguarda i “servizi critici”.
È previsto inoltre per oggi l’arrivo a Sydney di altre due navi da crociera, la Quantum of the Seas e la Pacific Adventure, entrambe sono catalogate come casi di “primo livello”, vista la limitata presenza a bordo di casi di COVID-19 che non richiede particolari disposizioni.