ROMA – Passaporti più rapidi e servizi consolari più efficienti. È questo l’obiettivo del disegno di legge che introduce una trattenuta del 10 per cento sui pagamenti per i servizi consolari, approvato all’unanimità dalla Camera dei Deputati durante la seduta del 1 agosto. Se approvata anche dal Senato, la legge entrerebbe in vigore da nel 2025. 

Il progetto ha come primo firmatario il deputato Toni Ricciardi, eletto per la ripartizione europea, ma è stato promosso con l’impegno congiunto di tutti i deputati eletti all’estero: Andrea Di Giuseppe (ripartizione nord-centro-americana, FDI), Simone Billi (ripartizione europea, Lega) e Franco Tirelli (ripartizione sudamericana, Maie), che hanno lavorato insieme per adattare il disegno di legge in modo che il governo e il Ministero dell'Economia lo accettassero, ottenendo così il sostegno unanime di tutti i gruppi parlamentari, sia di maggioranza che di opposizione. 

“È una legge che dà risposte concrete a un problema reale. Non una bandiera di partito politico, come confermato dall'unanimità raggiunta oggi alla Camera dei Deputati” ha dichiarato orgoglioso il deputato Franco Tirelli. 

Il provvedimento mira ad agevolare le modalità di rilascio dei passaporti all'estero, introducendo un indice di produttività. In questo modo il 10 per cento delle entrate derivanti dall’emissione dei passaporti verrà destinato direttamente agli uffici consolari per migliorare la produttività e l’efficacia dei servizi, sempre più richiesti, e le risorse saranno ripartite annualmente in proporzione al numero dei passaporti rilasciati. 

Attualmente, la comunità di italiani all’estero è di oltre 7 milioni di persone, la cosiddetta “21esima regione d'Italia”. Questo provvedimento non solo risponde alle lamentele di molti concittadini riguardo le difficoltà nel prenotare appuntamenti per i passaporti, ma segna anche un’importante novità nel processo legislativo.  

Per la prima volta, un provvedimento riguardante i residenti all’estero segue un iter ordinario, senza essere incluso in una legge di bilancio o in un decreto con numerose proroghe. 

L’approvazione di questa legge dimostra un forte messaggio di unità tra i deputati eletti all’estero, contribuendo a una maggiore integrazione degli italiani nella comunità nazionale. Il lavoro svolto da tutti i gruppi parlamentari, sia in Commissione Relazioni Internazionali che in Aula, è stato fondamentale per raggiungere questo risultato, che segna un passo significativo verso una pubblica amministrazione più efficiente e attenta ai bisogni degli italiani all’estero.