BAHÍA BLANCA – Con uno dei suoi controversi colpi di scena, il presidente Javier Milei ha posto il veto totale al progetto di legge 27.790. Una norma che mirava a dichiarare lo stato di emergenza e catastrofe nei municipi di Bahía Blanca e Coronel Rosales, le località colpite dalle intense inondazioni del marzo di quest’anno.
La decisione presidenziale, pubblicata sul Bollettino Ufficiale, ha annullato la creazione di un fondo speciale di 200mila milioni di pesos destinato all’assistenza delle vittime e alla ricostruzione.
Il decreto 424/2025, firmato da Milei, dal capo di Gabinetto Guillermo Francos e dalla ministra della Sicurezza Patricia Bullrich, ha annullato una legge approvata dal Congresso il 4 giugno, con un ampio sostegno di 153 voti favorevoli e 32 contrari.
La legge, il cui tentativo di bocciatura in aula era stato guidato dal blocco de La Libertad Avanza (Lls), Creo e un rappresentante del Pro, prevedeva una dichiarazione di emergenza per 180 giorni, il fondo da destinare a opere di infrastruttura e sussidi, e una linea di finanziamento preferenziale da parte del Banco Nación affinché le famiglie potessero ricostruire le proprie case.
IL GOVERNO DIFENDE IL VETO E ACCUSA “LA CASTA ”
Dal governo nazionale, il portavoce presidenziale Manuel Adorni ha difeso la decisione del presidente.
Attraverso i suoi social e in conferenza stampa, Adorni ha accusato la “casta politica” di tentare di “fare politica con la tragedia” e ha affermato che il progetto di legge oggetto del veto “si sovrappone alle risorse già trasferite” dal potere esecutivo.
Adorni ha spiegato che il governo è già intervenuto a Bahía Blanca il 1º aprile, mediante un Decreto di necessità e urgenza, con 200.000 milioni di pesos per aiuti diretti ai colpiti.
Ha ricordato che è stato fornito un aiuto economico di 10mila milioni di pesos alla municipalità, sono state lanciate tre linee di finanziamento tramite la Banca Nación, sono stati effettuati nove voli con materiali e medicinali, sono state inviate ambulanze e un ospedale mobile, e sono state impiegate risorse delle forze federali per il salvataggio di 716 persone.
“L’aiuto è stato quasi tutto diretto e ci sono stati trasferimenti al comune, ma la grande maggioranza è stata assistenza diretta alla popolazione e non ci sono state richieste rimaste insoddisfatte”, ha sottolineato.
LE REAZIONI
Di fronte al veto, il sindaco di Bahía Blanca, Federico Susbielles (Unión por la Patria, la coalizione legata al kirchnerismo), ha affermato che cercherà di mettersi in contatto con il presidente Milei per chiedere la restituzione dei 200mila milioni di pesos previsti dalla legge sull’emergenza.
In una conferenza stampa, Susbielles si è mostrato cauto e ha puntato al dialogo, nella speranza che il “quadro di collaborazione” iniziale tra i due livelli di governo possa continuare. Tuttavia, il primo cittadino è stato fermo nel sottolineare che la “ricostruzione della città non è iniziata” e che servono “gestione e bilancio” sia da parte del governo municipale che di quello provinciale e nazionale.
Susbielles ha criticato la mancata risposta a precedenti incontri con Milei e funzionari del ministero dell’Economia tenutisi ad aprile, durante i quali aveva chiesto opere per mitigare futuri impatti delle piogge.
La richiesta del sindaco ha ottenuto il sostegno del radicalismo. L’Unione civica radicale (Ucr), in un comunicato, ha sostenuto che la legge oggetto del veto ha “maggiore gerarchia costituzionale e una portata più ampia” rispetto al decreto del potere esecutivo, in quanto contempla “soluzioni strutturali” e la ricostruzione dell’infrastruttura pubblica danneggiata, aspetti che, secondo il partito, non sono contemplati dal decreto ufficiale.
LA TRAGEDIA CHE HA COLPITO LA CITTÀ
Le inondazioni di marzo hanno colpito duramente Bahía Blanca, una città di circa 350mila abitanti. In poche ore, sulla zona sono caduti oltre 400 millimetri di pioggia, provocando una catastrofe che ha causato la morte di 18 persone e migliaia di sfollati.
I dati diffusi dal municipio hanno indicato che oltre 270mila persone e 92mila abitazioni sono state colpite dal fenomeno naturale.