NEW YORK – La giudice Loretta Preska del tribunale federale del distretto sud di New York ha convocato per il prossimo 15 luglio alle ore 10:00 (ora locale), nella sala 12A, una nuova udienza di scoperta probatoria (fase del processo in cui le parti hanno la possibilità di acquisiere le prove) nella causa contro l’Argentina per l’espropriazione della compagnia petrolifera Ypf. 

L’iniziativa risponde a una richiesta dei beneficiari della condanna inflitta al Paese sudamericano, che puntano a ottenere informazioni dettagliate su diverse entità statali argentine, tra cui Aerolíneas Argentinas, Arsat, Enarsa e la Banca Centrale, al fine di identificare beni potenzialmente sequestrabili. 

I ricorrenti, rappresentati dal fondo Burford Capital, che aveva acquisito i diritti di causa di due società del gruppo argentino Petersen (ex detentrici del 25% di Ypf), vogliono che l’Argentina risponda in modo completo a una citazione in giudizio per la consegna delle prove. 

Secondo i documenti presentati in tribunale, il governo argentino ha già depositato una risposta formale alla richiesta, ma i ricorrenti insistono per un’ulteriore verifica.  

L’udienza arriva pochi giorni dopo che Buenos Aires ha impugnato la decisione della stessa Preska che lo scorso anno aveva condannato il Paese a pagare 16,1 miliardi di dollari di indennizzo e a trasferire il 51% delle azioni “Classe D” di Ypf, attualmente in possesso statale. 

L’Argentina ha chiesto la sospensione della misura, ma i querelanti continuano a esercitare pressioni legali per ottenere l’esecuzione della sentenza e il sequestro di beni riconducibili allo Stato, anche al di fuori del perimetro strettamente petrolifero, che potrebbe avere ripercussioni significative sulle finanze e sugli asset strategici argentini.