BUENOS AIRES – Il governo nazionale ha lanciato questo venerdì la “Fase 3” del suo programma economico, caratterizzata dalla flessibilizzazione del controllo valutario, il cosiddetto cepo, per le persone fisiche. Per il dollaro ufficiale è stata stabilita una banda di oscillazione, senza che la banca centrale argentina intervenga, compresa tra 1.000 e 1.400 pesos, che verrà adeguata mensilmente dell’1%.

La notizia, data dal ministro dell’Economia Luis Caputo e sostenuta da un annuncio a reti unificate del presidente Javier Milei, include inoltre l’eliminazione del dólar blend (una combinazione di due diversi tassi di cambio usata per incentivare le esportazioni, introdotta nel 2023) per gli esportatori e l’autorizzazione a distribuire utili agli azionisti esteri a partire dal 2025.

Parallelamente, è stato confermato un accordo con il Fmi (Fondo Monetario Internazionale) per 20 miliardi di dollari tramite il meccanismo dell’Accordo di credito con facilitazioni estese (Eef), che il Fondo concede ai Paesi che devono affrontare squilibri macroeconomici gravi e persistenti, come problemi di bilancia dei pagamenti, deficit fiscali cronici o debito insostenibile. Nel 2025 saranno erogati 15 miliardi (di cui 12 miliardi immediati).

La Banca Mondiale e la Banca interamericana per lo sviluppo (Bid) aggiungeranno ulteriori 22 miliardi di dollari a sostegno del programma. Secondo il comunicato ufficiale, queste risorse “rafforzeranno il bilancio della Banca centrale (Bcra)” e sosterranno “la liberazione del controllo valutario e un forte impegno fiscale”.

Primi effetti sul mercato:

  • Il dollaro ufficiale ha chiuso a 1.233 pesos nel suo primo giorno sotto il nuovo regime, quindi si è mantenuto all’interno della banda stabilita.
  • Il dollaro parallelo e i cambi finanziari sono scesi, mentre le banche hanno aumentato i tassi sui depositi a termine.
  • La Banca Centrale non è intervenuta, poiché la quotazione è rimasta entro il range.

Dettagli chiave sulla flessibilizzazione:

  • Le persone fisiche avranno accesso illimitato all’acquisto di dollari tramite home banking (esclusi acquisti per turismo e con carte di credito, soggetti alle imposte attuali). In contanti, il limite è di solo 100 dollari mensili.
  • Per le imprese persistono restrizioni parziali, ma vengono flessibilizzati i tempi di pagamento delle importazioni ed è autorizzato il pagamento di dividendi agli azionisti esteri dal 2025.
  • Per gli esportatori, è stata decretata la fine del dólar blend e le vendite saranno liquidate al tasso di cambio unico.

In un comunicato, la Banca Centrale ha sottolineato che le misure “permetteranno di progredire nella riduzione dell’inflazione” e “stimoleranno attività economica, occupazione e investimenti”. Da parte sua, Milei, in un’intervista radiofonica, ha invitato il settore agricolo a “liquidare il raccolto entro il 30 giugno”, data in cui scadrà la riduzione delle imposte sulle esportazioni.

Il nuovo regime di bande di cambio prevede l’intervento della Bcra solo se il peso esce dalla banda di oscillazione (tra 1.000 e 1.400 pesos), mentre all’interno di questo intervallo il cambio sarà fluttuante.

Secondo la Banca Centrale, “l’esperienza comparata di economie con bande (di oscillazione, ndr) ha dimostrato che contribuiscono alla credibilità dei programmi di stabilizzazione”. Inoltre, sarà rafforzato il controllo monetario con un sistema che dà priorità alla “zero emissione per finanziare il deficit fiscale o remunerare passività”.