ROSARIO – Il progetto era nell’aria da tempo. E ora si concretizza, magico e leggero come la nebbia che avvolge Venezia la mattina. La Familia Veneta di Rosario lancia il suo nuovo ensemble di musica barocca veneziana, dal nome Armonia della Laguna.  

Un sogno nato nell’associazione della città santafesina, che si è realizzato – superando persino le aspettative iniziali – grazie alla Regione Veneto e a Cava (la Conferederazione delle associazioni venete in Argentina).

Tomás Mingardo, il direttore dell’orchestra, è entusiasta. “Ci specializziamo in autori veneti del ‘600 e ‘700 – spiega –. Antonio Vivaldi, Tomaso Albinoni, Giovanni Legrenzi, Benedetto e Alessandro Marcello…”. L’orchestra è composta da 15 musicisti che suonano violino, viola, violoncello, contrabbasso, clavicembalo, oboe, flauto traverso e fagotto.

Il gruppo è costituito da giovani (l’età media è di 27 anni), ma con una solida formazione. Julia Kobyrn, la concertina (o violinista principale), è uscita dalla scuola del teatro Colón di Buenos Aires, molti altri hanno studiato con i grandi maestri di musica dell’Argentina.

“L’idea è che questa esperienza sia una fonte di lavoro e un’ulteriore esperienza di formazione”, spiega il direttore, il cui nonno è originario di Monselice (Padova). Per lui la Familia Veneta di Rosario è una seconda casa, dato che già dirige con successo il ciclo di concerti Noche de clásicos.

La scelta del periodo storico non corrisponde solo a un gusto personale, ma è un atto quasi politico. “L’Italia è stata capostipite di tutta la musica europea successiva – spiega Mingardo –. Bach adattò Vivaldi, Mozart passò l’infanzia in tournée in Italia e non a caso il suo librettista era un italiano, Lorenzo da Ponte. Nei concerti racconterò tutto questo”. Sarà una sorta di pretalk, per apprezzare meglio i brani in programma.

I primi appuntamenti con Armonia della Laguna si realizzano nell’ambito del festival Le vie della Serenissima, con tre tappe:

  • a Rosario, sabato 30 agosto, alle 19, nella sede della Familia Veneta di Rosario (Caffarata 254, per prenotare: famvenetarosario@gmail.com o 3416106192);
  • a Buenos Aires, sabato 13 settembre, alle 18, al Circolo La Trevisana (Dip. Benedetti 195, per prenotare: 1160412035;
  • a Córdoba, in data e sede da confermare.

È stato grazie al coinvolgimento della Regione Veneto, tramite Cava (la Confederazione delle associazioni venete in Argentina), che il progetto ha trovato i finanziamenti non solo per concretizzarsi, ma anche per uscire dai confini della città santafesina.

“L’iniziativa – spiega Silvana Brazzolotto, la presidente di Cava – rappresenta un'opportunità unica per rafforzare il legame con la cultura d’origine. Attraverso la musica, il progetto mira a coinvolgere non solo i discendenti veneti, ma anche un pubblico più ampio interessato alla cultura italiana, promuovendo l’identità veneta come elemento vivo e dinamico nel panorama culturale contemporaneo”.

Grazie alla continuità offerta dall’appoggio della Regione, l’ensemble si trasformerà in un vero e proprio punto di riferimento per la musica barocca veneziana.

I giovani concertisti sono pronti a crescere e fare esperienza. “Grazie alla Regione abbiamo una convenzione con il conservatorio di Padova che ci offrirà delle lezioni online”, dice Mingardo.

Per Brazzolotto, “il festival consentirà inoltre la creazione di una rete culturale più ampia, favorendo lo scambio di esperienze artistiche tra le tre Province coinvolte. E mira anche a rafforzare i legami culturali tra la comunità veneta in Argentina e la terra d’origine, valorizzando il patrimonio musicale e identitario del Veneto nel mondo”.