CITTÀ DEL MESSICO - Il gruppo musicale messicano Los Alegres del Barranco è al centro di una controversia legale dopo aver proiettato immagini di leader del narcotraffico, tra cui Nemesio Oseguera Cervantes, noto come “El Mencho”, durante un concerto a Zapopan, nello stato di Jalisco.
La proiezione è avvenuta durante l’esecuzione del narcocorrido El del Palenque, suscitando indignazione tra il pubblico e le autorità locali. Il corrido è un genere musicale tradizionale messicano, una ballata che racconta storie di personaggi eroici. Da esso è derivato un sub genere, il narcocorrido, nel quale i protagonisti e le storie sono spesso legati al narcotraffico, alla criminalità organizzata e alle figure di spicco del mondo dei cartelli della droga.
Il giudice ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare per i membri della band, fissando una cauzione di 1,8 milioni di pesos e imponendo loro l’obbligo di rimanere nello stato di Jalisco.
La difesa ha ottenuto un rinvio dell’udienza al 12 maggio, mentre l’inchiesta prosegue per determinare la responsabilità legale della band e dei suoi collaboratori.
La proiezione delle immagini di “El Mencho” è stata interpretata come un atto di apologia del crimine, un reato previsto dall’articolo 142 del Codice Penale di Jalisco, che punisce la glorificazione pubblica di atti delittuosi con pene fino a sei mesi di reclusione.
La band ha continuato a esibirsi in eventi successivi, come la Feria de la Piña, dove ha interpretato nuovamente canzoni che celebrano il narcotraffico, suscitando ulteriori polemiche.
Il caso ha attirato l’attenzione internazionale, con gli Stati Uniti che hanno revocato i visti della band, accusandola di promuovere la cultura del crimine.
Il governatore di Jalisco, Pablo Lemus, ha vietato la partecipazione di artisti che esaltano il crimine in eventi pubblici, mentre la presidente Claudia Sheinbaum ha condannato fermamente l’atto e ha annunciato iniziative per contrastare la diffusione di contenuti che incitano alla violenza.