ROMA - Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma e segretario nazionale del movimento Indipendenza!, nel tardo pomeriggio del 31 dicembre è stato raggiunto dalla revoca dell’affidamento ai servizi sociali che era stato concesso dal Tribunale di Sorveglianza e, per questo motivo, è stato portato nel carcere di Rebibbia.
Secondo quanto si apprende, il provvedimento riguarderebbe presunte trasgressioni nello svolgimento della pena alternativa. La misura alternativa alla detenzione era stata concessa all’ex sindaco dopo la condanna definitiva 1 anno e 10 mesi di reclusione per l’accusa di traffico d’influenze in uno dei filoni dell’inchiesta “Mondo di Mezzo”, nella quale è stato assolto da tutte le altre accuse.
Alemanno, secondo quanto si apprende, si è presentato spontaneamente dai carabinieri della stazione Monte Mario. Ora dovrà scontare in carcere la pena residua.
Su istanza della difesa - che chiede il ripristino della misura alternativa - dovrà essere ora fissata una udienza davanti al giudice di Sorveglianza, che si svolgerà nelle prossime settimane.
Tra le prescrizioni non rispettate dall’ex sindaco di Roma c’è anche quella di avere incontrato un soggetto pregiudicato. Dagli atti emerge infatti che Alemanno, nel corso del 2024, si sarebbe visto in più occasioni con Paol Colosimo, un ex avvocato condannato nel 2018, in via definitiva, a 4 anni e sei mesi, in quanto coinvolto nel caso Fastweb, una frode che consisteva nel realizzare attività fittizie per vantare poi crediti d’imposta.
Secondo quanto si apprende, la decisione del Tribunale di Sorveglianza sarebbe arrivata dopo una segnalazione degli inquirenti, che stanno indagando in un procedimento distinto con ipotesi di reati fiscali e riciclaggio.