Il comunicato è stato rilasciato dopo che l'ambasciatore russo era stato convocato alla Farnesina per fornire spiegazioni in riguardo al trasferimento del bene patrimoniale sotto la gestione temporanea di JSC Gazprom Household Systems, mossa annunciata venerdì dal Cremlino.
Nel decreto il presidente russo Vladimir Putin ha posto sotto la stessa “gestione temporanea esterna” anche il produttore tedesco di elettrodomestici BSH Hausgeraete.
Il provvedimento di Putin ha finora interessato 23 aziende per le quali sono state avviate da parte di Mosca misure ritorsive in risposta alle sanzioni economiche adottate da paesi occidentali ostili.
Queste misure “sono state adottate in risposta ad azioni ostili, contrarie al diritto internazionale, da parte degli Stati Uniti e di altri stati che si sono uniti a loro, volte a privare illegalmente la Russia, le sue entità giuridiche e vari individui del diritto di proprietà in quei paesi”, si legge nel post.
L'ambasciata ha aggiunto di ritenere la “retorica e i toni sempre più aggressivi” dei paesi occidentali come “un'intenzione deliberata di minacciare la sicurezza della Federazione Russa.”
Il ministero degli Esteri italiano ha invitato la Russia a revocare la sua decisione, sostenendo “che non ha alcuna base giuridica” e ha reso noto che il ministro degli Esteri Antonio Tajani potrebbe discutere di “una risposta adeguata” con il G7 e i partner italiani dell'UE.
Sabato anche l'Unione Europea aveva espresso la sua condanna, affermando che le azioni della Russia contro le aziende italiane e tedesche sottolineano il disprezzo di Mosca per il diritto internazionale.
La Russia ha nel tempo posto le attività di queste 23 società occidentali sotto “gestione temporanea” dall’inizio della Operazione Militare Speciale in Ucraina, giustificando tali mosse come ritorsioni per azioni di altri paesi contro le imprese russe.