CANBERRA - Il ministro del Tesoro, Josh Frydenberg, ha confermato che il governo federale e la Reserve Bank stanno lavorando alla creazione di una criptovaluta centrale australiana.
Allo stesso tempo il governo intende mettere a punto una serie di normative al fine di regolamentare il mercato per garantire maggiore sicurezza a chi investe in criptovalute e, anche, per conferire alle autorità competenti maggiori poteri d’intervento anche in risposta all’ingresso di nuovi grandi investitori di questo mercato in espansione.
“Vogliamo portare (le criptovalute) fuori dal cono d’ombra”, ha detto Frydenberg ipotizzando che per le operazioni di scambio verranno adottate adeguate licenze e coperture per “dare ai consumatori un po’ più di certezza e fiducia riguardo alle controparti con cui hanno a che fare”.
Ammontano a oltre 800mila gli australiani che almeno una volta negli ultimi dieci anni sono entrati in possesso di una delle valute digitali.
“È in corso una rivoluzione digitale nel nostro settore finanziario. [Quella delle criptovalute è una] area in rapido sviluppo”, ha detto il ministro del Tesoro, che aggiunge che è un settore in cui il governo sente il dovere di intervenire con regole che assicurino un’adeguata trasparenza alle tariffe imposte sugli scambi e condizioni più eque per gli operatori che muovono i primi passi in questo mercato.
Negli ultimi anni i sistemi di pagamento utilizzati agli australiani hanno osservato cambiamenti radicali, basti pensare a quelli che vengono quotidianamente finalizzati con l’utilizzo di uno smartphone.
Di contro, i metodi di pagamento tradizionali hanno subito un tracollo. Negli ultimi vent’anni l’uso degli assegni è calato del 95%, negli ultimi dieci i prelievi di contanti al bancomat sono scesi di due terzi.
Il ministro Frydenberg sostiene che senza questa riforma l’Australia potrebbe perdere il controllo sul modo in cui i pagamenti vengono effettuati in questo Paese.
“Considerato il ritmo con cui procede l’innovazione e coloro che la stanno guidando, se non riformiamo il quadro attuale sarà Silicon Valley a determinare il futuro del nostro sistema di pagamenti”, ha detto il Ministro.