Quella topiaria è un’arte antica, che affonda le sue radici fino all’Impero romano, quando i giardinieri (topiarius), iniziarono a eccellere nella potatura di siepi e piante ornamentali.

Bossi, lauri, tassi, edera e altre varietà sempreverdi diventarono materia prima da modellare per realizzare, in alcuni casi, vere e proprie sculture verdi.

Ridimensionata ai soli chiostri monastici durante il Medioevo, questa tecnica rifiorì a partire dal Rinascimento ed è approdata fino ai giorni nostri e anche in Australia, senza raggiungere però i fasti delle dimore signorili europee. 

Nei sobborghi australiani, l’ars topiaria diventa un hobby che fa stare bene tanto chi lo pratica quanto chi gode dei risultati. La conferma arriva da Thomastown, a nord di Melbourne, dove da diciotto anni il giardino di Mario Pozzi lascia meravigliati i passanti di ogni età.

E a buon dire: sono una quarantina i cespugli di varietà diverse – dal bosso all’edera - che ha sagomato lasciandosi trasportare dalla fantasia: ci sono stelle e cuori (che a San Valentino si impreziosiscono di una rosa rossa); un marziano, dei troni, forme antropomorfe e animali; una coppia di papere, un uccello canterino, solo per citarne alcuni.

I pezzi forti sono due arbusti che riprendono le sagome di Italia e Australia e la scritta che si sviluppa sulla ringhiera che porta il nome Tosca, la moglie di Mario, conosciuta sui banchi delle scuole elementari. Nati nello stesso piccolo borgo abruzzese, Carapelle Calvisio, i coniugi Pozzi hanno celebrato da poco i 61 anni di matrimonio. 

A chi gli domanda dove abbia imparato l’arte topiaria, Pozzi risponde con un sorriso: semplicemente praticandola nel tempo libero con pazienza e attenzione. Lo fa dal 2002, anno in cui è andato in pensione dopo una lunga carriera di tipografo e correttore di bozze:

“Cercavo qualcosa da fare per non stare davanti alla televisione”.

Il giardinaggio gli permette infatti di stare all’aria aperto e fare il pieno di vitamina D e di sole. 

Oltre al giardino di fronte, Pozzi ha anche un ordinato orto sul retro con una bellissima vigna, alberi da frutto (tra cui un albicocco che produce 100 chili di frutta che Mario dona alla casa di riposo dove risiede la moglie Tosca) e una rigogliosa pianta di frutto della passione. Il tutto innaffiato usando l’acqua piovana raccolta in cinque taniche grandi. 

Le sue sculture verdi sono state premiate in diverse occasioni dal Comune di Whittlesea: si è aggiudicato infatti per due volte il terzo posto per il miglior front garden (nel 2012 e nel 2019) e ha ricevuto una menzione speciale nel 2018. 

Quali sono i segreti per la cura degli arbusti? La maggior parte delle specie nel giardino non richiedono tanta acqua ma certamente necessitano di abbondante meticolosità; attenzione per il dettaglio e fantasia: Mario lascia che sia la pianta a ispirare le forme da modellare sul momento, usando delle cesoie per la potatura. Ci vuole molta pazienza per dare alla pianta il tempo di crescere e di svilupparsi.

Ma la fatica viene ripagata e la soddisfazione è garantita.