BUENOS AIRES – “Vorrei che la mia musica venga ascoltata anche nel 2000 e nel 3000”. Con queste parole, Astor Piazzolla esprimeva il suo desiderio di trascendere nel tempo come compositore. 

Un desiderio che si sta esaudendo, grazie alla atemporalità della sua musica, e il suo genio creativo è ampiamente celebrato dai nuovi artisti e dal pubblico.  

Per questo, a 32 anni dalla scomparsa di Astor, la Fundación Piazzolla presenta un ambizioso progetto digitale: El Legado (il lascito), un archivio multilingue e programma educativo per avvicinare le nuove generazioni alla musica del grande compositore argentino. 

“Negli ultimi 33 anni sono stati dedicati ad Astor (per me il noni, come lo chiamavamo affettuosamente) moltissimi omaggi. La sua musica risuona in ogni angolo del mondo. Il suo lascito musicale è di una ricchezza e di una grandezza straordinarie”, dichara il nipote Daniel Villaflor Piazzolla, a capo della fondazione. 

Il sito www.astorpiazzolla.com, sostenuto da istituzioni come la Sacem (Società degli autori e compositori di Francia), Warner Chappell Francia e la Casa Editrice Curci di Milano, si propone di essere la più completa banca dati online dedicata al compositore italo-argentino, figura chiave della cultura sudamericana e dell’identità porteña.   

Un’iniziativa che rende finalmente accessibile in modo sistematico e aggiornato tutto il suo patrimonio musicale, che raccoglie informazioni e materiali su oltre 680 opere registrate, molte delle quali ancora poco conosciute e raramente eseguite. 

“Come non condividere la totalità delle sue creazioni, rendendo accessibili a tutti le sue partiture?” - sie era interrogato Daniel - È da lì che è nato il progetto El Legado”, spiega. 

Oltre ai dettagli tecnici e bibliografici delle composizioni, il portale consente l’ascolto della musica tramite i canali ufficiali su Spotify, YouTube e Instagram, creati appositamente per diffondere il repertorio del maestro e del suo quintetto. 

Come spiega Daniel, “dal sito si accede a tutti i canali digitali che danno voce alla musica di Astor. Tutto questo con un unico scopo: realizzare il suo desiderio che la sua musica venga ascoltata oggi, domani e per sempre". 

Accanto alla raccolta delle composizioni, sono presenti materiali biografici e discografici, preziose immagini d’epoca, analisi dei momenti cruciali della sua carriera e testimonianze sulla genesi e l’evoluzione delle sue creazioni. “Un racconto vivo della sua traiettoria artistica”, sottolinea Daniel. 

Tutto il lavoro si basa su ricerche condotte da studiosi come Carlos Kuri, Omar García Brunelli e Mistumasa Saito, con il supporto documentale della Sacem. Il risultato è un percorso cronologico e tematico che permette di entrare nel mondo di Piazzolla e di coglierne la complessità artistica e umana. 

Astor registrò 685 opere, molte delle quali fanno parte dei repertori dei principali musicisti e concerti in tutto il mondo.

Ma El Legado non è solo memoria. La Fundación Piazzolla ha incluso nel progetto anche Piazzolitas, un programma educativo dedicato alle scuole primarie, rivolto a bambini tra gli 8 e gli 11 anni, che propone attività didattiche e creative per far conoscere la musica di Piazzolla in modo coinvolgente e stimolante.  

Il programma è già stato sperimentato con successo in diverse scuole della città di Buenos Aires, ricevendo riscontri positivi da docenti e alunni. 

Con questo progetto, la Fundación rinnova il proprio impegno a far vivere l’eredità culturale di Piazzolla, non solo come patrimonio storico da conservare, ma come materia viva, capace di dialogare con le nuove generazioni e con un pubblico internazionale.  

A Buenos Aires, dove le radici familiari e culturali di Piazzolla affondano profondamente nel tessuto sociale della città, questa iniziativa rappresenta anche un modo per riscoprire e valorizzare un’identità condivisa, fatta di musica, creatività e passione. 

Con lo stesso spirito, il Circolo Italiano propone un evento in omaggio al grande compositore, venerdì 25 luglio alle ore 19:00, con l’esibizione della cantante di tango Rowina Casey e la partecipazione dei nipoti di Astor. Inoltre, sarà esposto un trittico ispirato a un’opera di Piazzolla, realizzato dall’artista plastica Josefina Di Candia.