MONTECARLO (MONACO) - A Lorenzo Musetti sembra quasi che piaccia complicarsi la vita. Altra falsa partenza, altra rimonta e domani la finale nel Principato contro Carlos Alcaraz.

Come contro Tsitsipas, il 23enne carrarino perde il primo set 6-1 ma poi ribalta Alex De Minaur - 6-4 7-6(4) gli altri due parziali per un totale di due ore e 39 minuti di gioco - e si guadagna il diritto di giocare l’ultimo atto del “Rolex Monte-Carlo Masters”, primo Atp 1000 sulla terra battuta della stagione.

Una vittoria voluta e costruita punto dopo punto, con la breve sospensione per pioggia dopo il primo set che ha dato una mano, e qualche brivido di troppo nell’ultimo parziale dove per due volte strappa la battuta all’australiano ma alla fine è costretto a giocarsela al tie-break.

Alla fine, però, Musetti ha chiuso i conti diventando il nono italiano di sempre a giocare la finale sulla terra rossa del Principato, il primo dal trionfo di Fognini nel 2019. “Sembra che ogni giorno si ripeta la stessa partita - ci scherza su il giovane azzurro - A parte il match con Berrettini, ho sempre faticato all’inizio a trovare il ritmo, De Minaur ha anche giocato in maniera molto solida, poi le condizioni sono cambiate con la pioggia e l’umidità. Sono stato paziente, questa è stata la chiave”.

“Quanto sono fiducioso per domani? Più che la fiducia bisogna sperimentare che vale sempre la pena crederci - aggiunge – E’ incredibile poter condividere questi momenti bellissimi con famiglia e amici, qui mi sento come a casa”. Quella di domani a mezzogiorno sarà per il 23enne carrarino, numero 16 del mondo e 13esima forza del seeding, la sua sesta finale nel circuito, la prima in un Masters 1000 dove non si era mai spinto così avanti.

Due finora le affermazioni del giovane azzurro nel circuito maggiore, entrambe nel 2022, sulla terra rossa di Amburgo - proprio contro Alcaraz - e sul veloce di Napoli, mentre le tre finali perse risalgono tutte alla scorsa stagione (Queen’s contro Tommy Paul, Umago contro Francisco Cerundolo e Chengdu per mano di Juncheng Shang).

L’ultimo ostacolo sarà dunque il 21enne murciano, numero 2 del tabellone e 3 del mondo, che si è sbarazzato per 7-6(2) 6-4 di Alejandro Davidovich Fokina, campione a Montecarlo tre anni fa, ed è alla seconda esperienza sul rosso del Principato (nel 2022 fu subito eliminato da Korda).

Quattro i precedenti, con l’unico successo di Musetti nella già citata finale di Amburgo mentre l’ultima affermazione dello spagnolo risale agli ottavi di Miami 2024.

In palio per il bronzo olimpico di Parigi la gloria ma non solo: lunedì sarà almeno numero 11 del mondo ma in caso di successo entrerebbe nella Top Ten Atp piazzandosi al settimo posto.