ROMA - Mentre nella giornata di ieri la kermesse politica Atreju 2025 si è conclusa nei giardini di Castel Sant’Angelo nella Capitale, sono continuati i dibattiti, incontri e interventi di protagonisti della scena politica italiana. La manifestazione, organizzata da Fratelli d’Italia, è giunta quest’anno alla sua 26ª edizione confermandosi uno degli appuntamenti centrali del calendario politico italiano di fine anno, anche per la varietà di temi affrontati e la lunghezza, con nove giorni di dibattiti, incontri istituzionali, cultura e intrattenimento.
L’edizione 2025 si è svolta sotto il titolo Sei diventata forte. L’Italia a testa alta, slogan pensato per valorizzare quella che il governo e l’area di maggioranza definiscono la solidità dell’Italia nel contesto europeo e internazionale. Sin dall’apertura, lo scenario allestito nei giardini storici ha unito uno spazio di confronto politico con un villaggio di Natale (mercatini, pista di pattinaggio, attività ludiche e momenti culturali) che ha contribuito a colorare di un tono più sociale e ‘popolare’ la manifestazione.
Gli interventi dei principali ministri della maggioranza hanno segnato una continuità di messaggi chiari: rafforzamento della sicurezza interna, sostegno alla crescita economica e agli investimenti in innovazione, sviluppo infrastrutturale e ruolo dell’Italia nel panorama internazionale. In diverse occasioni, i membri dell’esecutivo hanno illustrato quello che viene descritto come un quadro di risultati conseguiti e obiettivi ambiziosi, definendo la linea politica del governo anche verso il 2026.
In questo contesto politico, la figura della presidente del Consiglio e leader di FdI, Giorgia Meloni, ha dominato numerosi panel e momenti istituzionali. La sua presenza è stata costante sia nei dibattiti interni alla kermesse sia nei rapporti internazionali, con un focus particolare su sicurezza, questioni economiche e politica estera.
Uno dei momenti di maggiore attenzione internazionale è stato quello dedicato all’intervento del presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, ospite alla kermesse per ribadire il ruolo dell’Italia nel sostegno al processo di pace in Medio Oriente. In un incontro che ha avuto risonanza anche sul piano diplomatico, Meloni ha accolto Abu Mazen sul palco, sottolineando l’importanza della cooperazione tra i due Paesi e definendo la sua presenza “una partecipazione a cui tengo particolarmente”, così come l’ha presentata dal palco di Atreju, evidenziando la dimensione politica del ruolo italiano nella questione mediorientale.
L’intervento di Abu Mazen ha ricevuto applausi e ha rappresentato una delle rare aperture, sul piano internazionale, in una manifestazione tradizionalmente focalizzata su temi domestici. Il presidente palestinese ha espresso “il suo grande gradimento per il sostegno al processo di pace tra israeliani e palestinesi” e ha ribadito la sua visione della sicurezza come elemento fondamentale per il futuro di tutta la regione.
Il governo italiano, da parte sua, ha ribadito la volontà di giocare un ruolo significativo non solo nelle dinamiche di stabilizzazione ma anche nei piani di ricostruzione, come confermato da fonti governative che hanno sottolineato l’impegno per un ruolo guida italiano nel sostegno alla ricostruzione della Striscia di Gaza.
Sul piano interno, uno degli aspetti più discussi nei giorni scorsi è stata la questione del confronto pubblico tra i leader politici. Prima dell’avvio della kermesse, Meloni aveva avanzato l’idea di un dibattito a tre con Elly Schlein (Pd) e Giuseppe Conte (Movimento 5 Stelle), proposta finalizzata a stimolare un confronto diretto sull’agenda politica nazionale. Alla fine la segretaria dem ha declinato l’invito, mentre Conte ha partecipato ad alcuni dibattiti durante la manifestazione. La partecipazione del leader di M5s ha portato elementi di confronto più acceso, pur senza intaccare lo spirito generale di Atreju, dominato dalle istanze della maggioranza. Nel suo intervento, Conte ha ribadito che “l’alleanza con il Pd ci sarà solo con le battaglie del Movimento 5 Stelle nel programma, prima il programma e poi il candidato”, chiara rimarcazione della sua visione politica nel contesto di ciò che l’opposizione definisce “campo largo”. In un altro passaggio, Conte ha ironizzato sulla mancata partecipazione di Schlein, affermando metaforicamente che “anche la sedia di Meloni è vuota” quando si parla di confronto diretto, sottolineando indirettamente le tensioni tra i partiti d’opposizione e la leadership di governo.
Non meno vivace è stato il contributo di Matteo Renzi, ex presidente del Consiglio e leader di Italia Viva, la cui presenza e i cui interventi hanno suscitato attenzione e reazioni nei momenti clou della kermesse. Renzi ha affrontato alcuni nodi delle riforme istituzionali, discutendo con ministri della maggioranza su temi quali la governance delle riforme e la loro attuazione, producendo alcuni momenti di dibattito acceso con esponenti come Maria Elisabetta Casellati e Roberto Calderoli.
Accanto ai contributi istituzionali, Atreju 2025 ha ospitato una pluralità di interventi che mescolano politica, cultura, sport e società civile. Personalità pubbliche provenienti dal mondo dello spettacolo e dello sport hanno animato alcune delle iniziative collaterali, dando alla manifestazione una dimensione più ampia rispetto ai soli dibattiti politici. Questo aspetto è stato inteso dagli organizzatori come un modo per avvicinare pubblici diversi alla discussione politica, offrendo anche momenti di intrattenimento e confronto culturale.
Nel corso delle giornate della kermesse hanno avuto eco anche alcune dichiarazioni di Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di MFE-Mediaset, rilasciate a margine di incontri pubblici e interviste. Berlusconi ha espresso apprezzamento per l’operato della presidente del Consiglio, affermando che “Meloni è il miglior primo ministro d’Europa”, sottolineando la solidità dell’azione di governo e la capacità di rappresentare l’Italia in ambito internazionale. Allo stesso tempo, ha dichiarato di non avere intenzione di scendere direttamente in campo in politica, ribadendo il proprio ruolo manageriale e istituzionale all’interno del gruppo Mediaset.
Berlusconi jr ha inoltre fatto riferimento alla situazione interna di Forza Italia, richiamando l’esigenza di un rinnovamento che passi attraverso nuove idee, nuovi volti e un progetto politico aggiornato.
E mentre ad Atreju 2025 ci si avviava alla conclusione con l’intervento finale della presidente del Consiglio, la kermesse ha restituito l’immagine di una manifestazione che ha concentrato l’attenzione sui temi della maggioranza di governo, lasciando spazio a confronti politici e a prese di posizione pubbliche che hanno accompagnato il dibattito nazionale nel corso della settimana. Gli ultimi appuntamenti chiudono così un’edizione caratterizzata da un fitto calendario di incontri, dichiarazioni e momenti di confronto, mentre il dibattito politico prosegue oltre i confini della manifestazione.