TEL AVIV - C'erano almeno 3.000 partecipanti al rave in mezzo al deserto teatro della strage compiuta da Hamas. Lo riferiscono diversi sopravvissuti dell'imponente staff organizzativo dell'evento, con tre palchi, un'area campeggio e una di ristorazione.
Verso le 6.30 del mattino di sabato la festa è stata interrotta dalle sirene che avvisavano di un attacco missilistico e subito gruppi di miliziani armati a bordo di camion hanno aperto il fuoco in tutte le direzioni. miliziani “hanno sparato a chiunque per ore”, raccontano i testimoni. In tanti “sono stati uccisi nei bagni” dove si erano nascosti.
“Si temono centinaia tra morti e dispersi, forse presi in ostaggio, tra i giovani che partecipavano al Nova Music Festival”, scrive l'Independent. Diversi video mostrano l'attacco dei miliziani di Hamas alle prime luci dell'alba, gli spari e la fuga nel mezzo del deserto. Il festival di musica elettronica celebrava la Natura per la festa ebraica del Sukkot nei pressi del kibbutz di Reim, a ridosso del confine con la Striscia di Gaza.
Alcuni dei ragazzi dati per dispersi sono stati riconosciuti dai familiari nei video rilanciati da Gaza per mostrare gli ostaggi israeliani. Sui social i parenti di molti partecipanti che mancano ancora all'appello hanno pubblicato foto dei loro cari con la richiesta di aiuto e informazioni.
“Ho visto almeno 200 cadaveri sul posto”, ha riferito un medico di emergenza israeliano, Yaniv, citato dalla Bbc, intervenuto sul luogo della strage al rave party nei pressi del confine tra Israele e la Striscia. “È stato un massacro, non ho mai visto nulla di simile in vita mia. Un agguato, le squadre di terroristi li aspettavano davanti alle uscite di emergenza”, racconta.
“Un agguato, le squadre di terroristi ci aspettavano davanti alle uscite di emergenza, altri falciavano chi correva verso il parcheggio e chi si era nascosto nei bagni", dice ancora. Lui è riuscito a salvarsi: "Mentre sparavano a tutti e tutto mi sono nascosto tra gli alberi. Dopo tre ore mi sono spostato finché non ho incontrato i nostri agenti, che mi hanno portato di nuovo lì perché avevano bisogno di un medico. Tutti i miei amici sono stati uccisi, e sono stato io a doverne constatare la morte".
Un'altra sopravvissuta, Esther, è riuscita ad arrivare incolume alla propria auto, ma una volta partita nel caos è stata tamponata. È saltata a bordo di un'altra macchina guidata da un ragazzo. Un istante e il giovane alla guida si accascia, colpito a morte da un proiettile. Esther si è finta morta accanto al cadavere del suo salvatore, per ore fino all'arrivo dei soldati. Ortel invece ha strisciato in un aranceto "con le pallottole che mi fischiavano sopra la testa", mentre un ragazzo ha continuato a correre senza sosta, "gli alberi erano pochi, ci davano la caccia uno per uno tra i rovi, c'erano morti ovunque". Bilanci ufficiali ancora non ci sono, al party "c'erano almeno tremila persone", incerto il numero dei morti, dei feriti e di quelli presi in ostaggio.
In una nota, gli stessi organizzatori del Nova Festival hanno scritto: “Condividiamo il dolore delle persone scomparse e uccise. Stiamo facendo del nostro meglio per aiutare le forze di sicurezza, mantenendo un contatto costante e siamo nella zona prendendo parte alle ricerche per localizzare i dispersi”.