TEHERAN - La cittadina tedesco-iraniana Nahid Taghav è stata rilasciata dopo quattro anni di detenzione in Iran. Lo ha reso noto la famiglia.
Taghavi, 70 anni, era stata arrestata in Iran nel 2020 e detenuta nel famigerato carcere Evin di Teheran. La figlia Mariam Claren l’ha accolta all’aeroporto di Colonia-Bonn e la foto delle due donne insieme è stata diffusa sui social.
Condannata a più di dieci anni di carcere, nell’agosto 2021, per “appartenenza a un gruppo illegale e per propaganda contro il regime”, questa attivista per i diritti delle donne è stata rilasciata dopo che la sua salute si era “deteriorata notevolmente” nel carcere di Evin, noto per le condizioni di detenzione estremamente difficili, come ha ricordato Amnesty International che ha portato avanti una campagna per la liberazione di Taghavi.
“È finita. Nahid è libera! Dopo più di 4 anni come prigioniera politica nella Repubblica islamica dell’Iran, mia madre Nahid Taghavi è stata liberata ed è tornata in Germania”, ha scritto Claren su X. Come raccontato dalla figlia, l’attivista ha subito torture psicologiche durante la sua detenzione. È stata confinata in isolamento nel famigerato reparto 2-A della prigione, sotto la “giurisdizione” delle Guardie della Rivoluzione, per 220 giorni
Il 9 gennaio dell’anno scorso, Taghavi era stata posta agli arresti domiciliari, con un braccialetto elettronico e confinata in un raggio di 1.000 metri, per poi tornare in prigione, dopo 50 giorni, il 28 febbraio. A settembre, Taghavi è stata di nuovo rilasciata temporaneamente con le stesse condizioni, prima del suo rilascio definitivo la settimana scorsa. È arrivata in Germania ieri, ma la notizia è stata diffusa questa mattina.