L’intesa, parte del Pillar 2 del patto di sicurezza trilaterale, include il progetto HyFliTE (Hypersonic Flight Test and Experimentation), che prevede almeno sei campagne di test di volo entro il 2028, finanziate con un fondo da 252 milioni di dollari, come confermato dal Pentagono.
Heidi Shyu, sottosegretaria statunitense alla Difesa per la ricerca e l’ingegneria, ha sottolineato che questa collaborazione innalzerà la capacità collettiva di sviluppare tecnologie ipersoniche offensive e difensive. Questi sistemi, capaci di viaggiare a velocità superiori a Mach 5 (cinque volte la velocità del suono), rappresentano una sfida per le difese tradizionali grazie alla loro manovrabilità e velocità.
I programmi ipersonici delle forze armate statunitensi sono passati attraverso difficoltà legate alle limitate strutture di test disponibili. L’accordo HyFliTE mira a superare tali ostacoli tramite la condivisione di risorse e conoscenze tra i tre paesi. Tecnologie critiche come materiali resistenti a temperature elevate, sistemi di propulsione avanzati e sofisticati sistemi di guida saranno sviluppati per migliorare le prestazioni di queste armi.
L’Australia, già coinvolta con gli Stati Uniti nel programma SCIFiRE, contribuirà con il Woomera Range Complex, un centro specializzato per test di volo. Tanya Monro, scienziata capo della difesa australiana, ha dichiarato che l’accordo accelererà la capacità sovrana australiana di sviluppare tecnologie ipersoniche.
Il Regno Unito, tramite il proprio quadro di sviluppo, collaborerà con oltre 90 fornitori per rafforzare le catene di approvvigionamento e abbattere le barriere all’acquisizione. Il Segretario di Stato per la Difesa, John Healey, ha definito l’accordo “un passo fondamentale per mantenere la superiorità tecnologica e garantire la sicurezza collettiva”.