LA PAZ - I casi di morbillo in Bolivia sono saliti da 60 a 74 nell’ultima settimana, secondo quanto dichiarato dal viceministro della Promozione e vigilanza epidemiologica, Max Enríquez.  

La gran parte dei contagi - 68 casi - si registra nel dipartimento di Santa Cruz, 5 a La Paz e 1 a Potosí. Altri 4 casi sono in fase di verifica e ci sono oltre 600 sospetti in osservazione. 

La situazione ha spinto il governo boliviano a dichiarare l’emergenza sanitaria nazionale il 23 giugno scorso, con l’obiettivo di rafforzare la risposta sanitaria e migliorare il coordinamento tra autorità nazionali e locali. 

In questo contesto, lo scorso sabato la Bolivia ha ricevuto 100mila dosi del vaccino trivalente Srp (morbillo, rosolia, parotite), donate dal governo del Venezuela. La consegna è avvenuta nelle strutture del Programma ampliato di immunizzazione (Pai) del dipartimento di Santa Cruz. 

“In Bolivia ci sono ancora molte sacche di popolazione non vaccinata, soprattutto tra i bambini sotto i 5 anni, una fascia che consideriamo vulnerabile e prioritaria. Tutte queste 100mila dosi resteranno a Santa Cruz, dove c’è bisogno urgente di copertura”, ha spiegato il viceministro Enríquez in conferenza stampa. 

Il ministero della Salute ha inoltre diffuso raccomandazioni alle famiglie per prevenire il contagio: isolare i malati, aumentare l’assunzione di proteine e liquidi, usare mascherine e lavarsi frequentemente le mani. 

Le autorità sanitarie invocano una risposta attiva dei genitori, esortandoli a vaccinare i propri figli e ricordando che l’immunizzazione è lo strumento più efficace per fermare la diffusione del virus.