CANBERRA - Alle 7 di questa mattina, Albanese si è recato dal Governatore generale Sam Mostyn per sciogliere le Camere e convocare le elezioni. Un’ora dopo, ha tenuto una conferenza stampa alla Parliament House, dove ha confermato la data ufficiale del voto.

“Il vostro voto non è mai stato così importante. E la vostra scelta non è mai stata così chiara - ha dichiarato Albanese rivolgendosi agli elettori -. Queste elezioni sono una scelta tra il piano laburista per costruire e la promessa di tagli di Peter Dutton. Questa è la realtà. Il vostro lavoro, il vostro salario, l’istruzione dei vostri figli e, soprattutto, la vostra assistenza sanitaria sono tutti nelle vostre mani”.

Albanese ha sottolineato come il suo governo abbia affrontato le sfide globali aiutando chi versasse in difficoltà economiche e investendo nel futuro. Ha poi avvertito che un ritorno alla leadership liberale significherebbe tagli ai servizi essenziali e aumenti delle tasse.

“Il mondo oggi è incerto, ma sono assolutamente certo di questo: ora non è il momento di tagli e arretramenti, ma di rafforzare il nostro Paese”.

L’annuncio segna l’inizio di una campagna elettorale di cinque settimane tra Albanese e la sua squadra laburista contro la Coalizione guidata da Peter Dutton.

Il primo ministro ha confermato che non si sposterà oggi, mentre Dutton ha lasciato Canberra per avviare la sua campagna a Brisbane.

Secondo un recente sondaggio Redbridge, solo il 29% degli intervistati ritiene che il governo Albanese abbia introdotto misure che abbiano migliorato la loro vita.

Alla domanda su cosa abbia fatto il suo governo per meritare la rielezione, Albanese ha spostato l’attenzione su Dutton, criticando la sua replica al bilancio e sostenendo che gli australiani sarebbero economicamente svantaggiati sotto la Coalizione.

“Se Peter Dutton avesse avuto la meglio, oggi gli australiani sarebbero in media più poveri di 7.200 dollari - ha dichiarato Albanese -. Non ha alcun piano per il costo della vita. Il suo discorso è stato cupo e negativo, con l’unica proposta di aumentare le tasse per 14 milioni di australiani”.

La decisione di Albanese di annunciare le elezioni proprio oggi viene letta come una strategia per distogliere l’attenzione dalla replica al bilancio di Dutton, presentata la sera precedente.

La campagna elettorale prende il via in un periodo di sfide chiave per l’Australia, tra crisi del costo della vita, problemi abitativi e preoccupazioni sulla sicurezza determinate dall’esplosione della criminalità.

Al momento, il governo laburista è in svantaggio nei sondaggi, il voto su base bipartitica, secondo l’ultimo Newspoll, risulta 49-51% a favore della Coalizione. Molti analisti prevedono un parlamento sospeso, con un possibile governo di minoranza deciso da indipendenti e Verdi.

Albanese rischia di diventare il primo primo ministro in quasi un secolo a perdere le elezioni dopo un solo mandato.

Mentre il Partito laburista promuove la sua visione all’insegna dello slogan “Costruire il futuro dell’Australia”, la Coalizione ha basato la sua campagna sul suo “Riportare l’Australia in carreggiata”.