Conveniente, elegante e durevole, il materiale è diventato un punto fermo in molte ristrutturazioni di cucine e bagni domestici, ma dal prossimo luglio uscirà dal mercato.
I ripiani in marmo composito (enginereed) sono realizzati con una mescola di pietre sminuzzate e legante resinoso.
Di solito il composto contiene circa il 90% di quarzo frantumato, mentre il resto è costituito da metalli e vetro colorato.
La decisione di vietare la lavorazione di tali prodotti era nell’aria da anni.
Nel 2015, un operaio australiano aveva sviluppato la silicosi – una malattia polmonare sovente fatale con lunghi tempi di decorso causata dall’inalazione di polvere di silice – avendo lavorato nelle fasi di levigazione di questi ripiani di marmo artificiale.
Dopo questo primo caso ne furono diagnosticati centinaia di altri, fino ad oggi sono arrivate ad ammontare a quasi 700 le richieste di risarcimento da parte degli operai colpiti dalla silicosi.
Negli anni si sono accumulate prove inconfutabili che evidenziano i pericoli delle polveri di silice, recentemente ribattezzate “l’amianto degli anni 2020”.
All’inizio dell’anno l’agenzia governativa Safe Work Australia aveva avviato un inchiesta sui casi di silicosi, fornendo le sue conclusioni in un rapporto consegnato al governo lo scorso ottobre.
I punti essenziali dell’inchiesta confermano come sia la fase di lavorazione dei marmi compositi a determinare la malattia polmonare, per la quale non esiste una cura, arrivando a raccomandare che “l’uso di tutta la pietra ingegnerizzata dovrebbe essere vietato”.
Ieri, i ministri del Lavoro del Commonwealth, degli stati e dei territori hanno valutato la raccomandazione di Safe Work per poi concordare all’unanimità di mettere in atto un divieto nazionale.
La silicosi è causata dall’inalazione di polvere di silice, una polvere fine che riesce a depositarsi nei polmoni superando barrierie e filtri convenzionali.
All’inizio le vittime potrebbero non avere alcun sintomo, ma col tempo si comincia ad avvertire la mancanza di respiro, dolore al petto, tosse e stanchezza.
I sintomi possono diventare più gravi con il progredire della condizione e spesso conducono a una morte prematura.
Mentre molti materiali contengono un certo livello di silice cristallina, la pietra ingegnerizzata generalmente ne contiene una percentuale più elevata, a volte superiore al 95%.
Una volta completato il processo di levigazione i ripiani in pietra composita non costituiscono alcun pericolo.