CANBERRA – Gli ultimi voli speciali partiranno oggi da Tel Aviv coordinati con il supporto della Royal Australian Air Force (RAAF) mettendo fine a giorni di paura e incertezze per le famiglie coinvolte.

La crisi è esplosa il 13 giugno, quando Israele ha lanciato una serie di attacchi contro obiettivi in Iran, sostenendo che Teheran fosse ormai vicina a dotarsi di un arsenale nucleare operativo, fino all’attacco statunitense della scorsa settimana ai principali siti nucleari iraniani. L’immediata reazione iraniana, con missili e colpi d’artiglieria diretti verso centri urbani israeliani e anche, nei giorni successivi, verso le zone della penisola arabica, ha trasformato le città israeliane in zone di conflitto, colpendo anche aree residenziali e costringendo migliaia di persone, tra cui numerosi cittadini australiani, a trovare rifugio o tentare la fuga.

Le conseguenze del conflitto hanno paralizzato i trasporti: lo spazio aereo israeliano è rimasto chiuso, mentre i valichi di frontiera terrestri erano congestionati o considerati troppo pericolosi per il transito. In questo clima di incertezza, circa un migliaio di australiani presenti in Israele si sono registrati presso le autorità consolari per ricevere assistenza alla partenza. A

questi si sono aggiunti almeno 3.000 cittadini o residenti australiani presenti in Iran che, per motivi di sicurezza, hanno chiesto supporto per lasciare il Paese. Le prime partenze sono state rese possibili dal cessate il fuoco concordato tra i due Paesi in guerra, che da alcuni giorni tiene, sebbene la situazione resti fragile.