CANBERRA - Un australiano rimasto ucciso in una sparatoria nelle Filippine, pochi giorni dopo esservi sbarcato, era nel posto sbagliato nel momento sbagliato, secondo i familiari in Tasmania.
Anthony George Wilson, 61 anni, e la filippina Mila Bailey, 41, sono stati uccisi venerdì mattina mentre erano seduti in macchina, in una strada di Olongapo.
La polizia filippina ha confermato che il marito della donna, Wayne Bailey, anch’egli australiano, è rimasto ferito al torace ed è in condizioni gravi in ospedale, mentre il figlio della coppia è rimasto miracolosamente incolume ed è stato ora affidato al dipartimento di Sicurezza sociale.
Gli inquirenti hanno fatto sapere che tre ore dopo la sparatoria hanno arrestato l’australiano Michael Justin McLaren, di 52 anni.
Tony Wilson, un ex pescatore di abaloni, che amava i Paesi asiatici perché detestava il freddo, aveva lasciato Hobart la settimana scorsa alla volta delle Filippine dove intendeva rimanere per due mesi.  Wilson era alla sua seconda visita nelle Filippine, dopo che in quella precedente aveva stabilito un rapporto di amicizia con i coniugi Bailey.
“Sono devastata; era semplicemente nel posto sbagliato al momento sbagliato”, ha detto la figlia Amy, aggiungendo che padre di cinque figli, che aveva sette nipoti, era affettuoso e amorevole.
Uno dei migliori amici di Wilson si è recato nelle Filippine per occuparsi delle pratiche di rimpatrio della salma.
Il dipartimento degli Esteri ha confermato che l’assistenza consolare è stata estesa a due australiani e le loro famiglie rimasti vittime dell’aggressione, e potrebbe venire estesa anche al terzo australiano coinvolto nel grave incidente.