L’Austria diventa il primo Paese europeo ad imporre l’obbligo vaccinale.

Dopo ore di dibattito in parlamento la votazione si è conclusa con 137 voti a favore, quelli della Coalizione di governo aggiunti ai voti di due dei tre partiti all’opposizione tra i quali i Socialdemocratici, 33 quelli contrari, quasi tutti pervenuti dallo Fpo, il Partito della Libertà.

Il mandato si applica a tutti i residenti in Austria di età pari o superiore ai 18 anni.

Per chi tentasse di evadere l’obbligo sono previste multe che vanno da 600 a 3600 euro, con i controlli di polizia pianificati per prendere avvio a marzo.

La misura comprende una serie di esenzioni che potrano essere accordate alle donne in stato di gravidanza, a quelle persone che per ragioni di salute non possono essere vaccinate e a coloro che sono guariti da un caso di coronavirus negli ultimi sei mesi.

Wolfgang Mueckstein, ministro della Sanità e promotore dell’obbligo, ha definito l’approvazione del mandato come un passo importante e dagli effetti nel lungo termine nell’impegno di contrasto alla diffusione dei contagi e al riavvio dell’economia, passaggio, quest'ultimo, finora ostacolato dal ciclo di lockdown e riaperture. Mueckstein ha affermato dinanzi al Parlamento che con l’obbligo di vaccinazione si tratta di combattere non solo la variante Omicron, ma qualsiasi variante che potrebbe emergere in futuro.

L’Austria detiene una delle percentuali più basse d’Europa per quanto riguarda la vaccinazione con doppia dose, vale a dire il 71.8% della popolazione.

Verrà presto lanciata una lotteria nazionale con premi da 500 euro, volta ad incoraggiare a farlo chi non si sia ancora vaccinato contro il coronavirus. Inoltre il Governo si appresta a stanziare un fondo di 400 milioni di euro che saranno ripartiti tra i Comuni virtuosi, quelli che riusciranno a raggiungere le più alte percentuali di vaccinati.