BAHIA BLANCA – Valorizzare l’italianità presente nel Sud dell’Argentina. È l’ottica con la quale il Console di Bahia Blanca Nicola Bazzani ha selezionato gli eventi della sua circoscrizione per la Settimana della cucina italiana nel mondo, che inizia il 16 novembre.
“Quest’anno vogliamo portare la cucina italiana, con tutto il suo apparato di cultura, riti e simboli, in mezzo alla gente – dice il Bazzani –. Non ci siamo limitati a creare un programma, aspettando che la gente si iscriva, ma abbiamo deciso di andare nelle strade e piazze, nelle scuole, tra gli anziani, aspiranti cuochi, youtuber, semplici appassionati…”.
Come? Attraverso una collaborazione tra il Consolato e i municipi della circoscrizione, che abbraccia tutto il Sud dell’Argentina, da Santa Rosa (La Pampa) a Ushuaia.
Si inizia il 17 novembre, alle 17, sul molo di Bahia Blanca, con la festa del patrono dei pescatori, San Silverio. “È venerato qui a Bahia Blanca e sull’isola di Ponza” racconta il Console. Dopo la processione, tradizione che continua dal 1928, si potranno degustare specialità gastronomiche.
In chiusura, il 23 novembre, in piazza Rivadavia dalle 19 alle 23, si svolgerà una vera e propria “festa paesana”, con le tipiche decorazioni delle sagre. “Saranno presenti 20 associazioni regionali – continua Bazzani –. Allestiremo un grande palco sul quale ci sarà una lezione di cucina, dedicata a pizza, pasta e tiramisù, trasmessa su un grande schermo”. E anche in streaming, attraverso il programma Pizza, birra e stream sul canale Youtube del Consolato.
Tra i tanti eventi, è prevista un’uscita riservata agli anziani, con un bus turistico, per visitare ristoranti e negozi di specialità gastronomiche italiane di Bahia Blanca (i biglietti sono già esauriti) e una passeggiata nei luoghi italiani della città.
“Toccheremo il Consolato, il teatro municipale con il monumento a Pirandello, inaugurato in occasione della rappresentazione nello stesso teatro di un’opera del drammaturgo premio Nobel – racconta ancora il Console –. Il tour si concluderà nella Società Italiana con un aperitivo”.
Sono state anche coinvolte le 5 scuole pubbliche dove si insegna italiano. “I ragazzi seguiranno un corso di cucina che finirà con una gara nella sede della Dante – dice Bazzani –. E io avrò il piacere di stare nella giuria”.
Tutti, anche da altre zone dell’Argentina, potranno seguire un corso di cucina online (per iscriversi: consolatocultura@gmail.com).
Tanto impegno, per fare capire che l’italianità in Argentina non è solo un fenomeno rioplatense.
“Anche la Patagonia è italiana – afferma deciso Bazzani –. Le città sono state tutte fondate da italiani, attraverso la Compañía italo–argentina de colonización”. Quest’ultima era stata creata apposta, negli anni ’20, per acquisire terre e costruire città. Così, per esempio, nacque Villa Regina (Rio Negro), oggi gemellata con Cesena, diventata una zona di produzione di frutta grazie alle opere di irrigazione dell’ingegnere César Cipolletti. Sempre nel Sud dell’Argentina arrivarono i padri salesiani, a offrire assistenza spirituale ai nostri connazionali.
Altri personaggi “eroici’ – così li definisce Bazzani – sono René Favaloro l’inventore del bypass, che nella provincia di La Pampa, a Jacinto Arauz, lavorò a lungo come medico condotto, per una comunità che altrimenti non avrebbe avuto nessuna assistenza medica. E Luigi Luiggi, un ingegnere genovese che costruì la base navale Puerto Belgrano, lunga 20 kilometri, la più grande dell’Argentina.
“La nostra Circoscrizione consolare è costituita da circa 85mila cittadini italiani, dei quali 30mila a Bahia Blanca – spiega il Console –. Siamo gemellati con Fermo, nelle Marche”. Altre regioni molto rappresentate sono Sicilia, Calabria, Abruzzo, Campania.