BUENOS AIRES – È un “Giro d’Italia”, ma non ha niente a che vedere con il ciclismo. Si tratta invece di danza: uno spettacolo che racconta la cultura delle diverse regioni italiane attraverso i balli popolari portati in Argentina dagli immigrati.

È lo spettacolo Radici: il rifiorire delle danze, cultura e tradizioni italiane, creato dalla coreografa Mariel Pittón Straface, direttrice del corpo di ballo Radici, specializzato in danze folkloristiche italiane. Andrà in scena il 29 giugno alle 19 nel centro culturale Carlos Gardel (Olleros 3640) a Buenos Aires.

Mariel, cresciuta nel mondo dell’associazionismo italiano e laureata all’Universidad Nacional de las Artes di Buenos Aires con una tesi sul ruolo sociale della tarantella tra gli immigrati, ha creato il corpo di ballo per recuperare le danze tradizionali delle diverse parti d’Italia.

Il gruppo ha già debuttato lo scorso anno, nell’ambito del festival Raíces (“radici”, una parola ricorrente), organizzato dalla stessa Mariel con Lourdes Arena e che aveva coinvolto diverse collettività (oltre all’Italia, Perù, Argentina, Bielorussia, Polonia…).

Ora la compagnia (di cui fanno parte persone dai cinque anni in su) è pronta a sostenere un intero spettacolo tutto da sola.

“L’immigrazione italiana a lasciato un’impronta indelebile nella cultura argentina – dice la coreografa –. Gli italiani hanno portato con sé una ricca tradizione culturale e il nostro spettacolo celebra questa influenza, evidenziando come l’eredità italiana abbia arricchito la nostra identità di italoargentini”.

Dall’appassionante tarantella (tipica del Sud, nelle diverse declinazioni napoletana, calabrese e siciliana), alla pizzica salentina (che ha origine nella Magna Grecia) fino alla quadriglia, settentrionale e forse per questo più tranquilla, i balli popolari italiani hanno una forte caratterizzazione regionale e in qualche modo rispecchiano il mondo delle associazioni italiane in Argentina.

Gli immigrati cercavano i compaesani per riunirsi, organizzare pranzi con le specialità della loro zona, ricordare l’Italia. I circoli e i club si formavano su una base regionale, in alcuni casi addirittura municipale.

Il ballo rafforzava questo senso di appartenenza. Un’esperienza che Mariel promette di trasmettere al pubblico. “Immersi nella musica e nel ritmo, gli spettatori scopriranno l’importanza dell’espressione corporale e la connessione emotiva con le proprie origini in ogni passo dello spettacolo” dice.

L’appuntamento è dunque sabato 29 giugno alle 19 nell’Espacio Cultural Carlos Gardel. Lo spettacolo è a offerta libera.

Info: Whatsapp 11-3566-9993, Email: radici.ar.italia@gmail.com.