ROMA - Nessun mandante, ha fatto tutto da solo per frustrazione, per tristezza. 

È quanto ha sostanzialmente detto agli inquirenti il ventiquattrenne italiano, senza fissa dimora, fermato per i roghi in alcuni stabilimenti balneari di Ostia, ora accusato di incendio doloso. 

Il giovane ha raccontato di avere appiccato le fiamme utilizzando una bomboletta spray e un accendino. Il ventenne è stato trasferito in carcere, per lui non è escluso che i pm possano chiedere una consulenza psichiatrica. 

Sono sette gli stabilimenti interessati dai roghi negli ultimi due giorni, cinque solo ieri sera, e non risultano feriti. 

Cinque di questi, per i quali c’è l’ipotesi dolosa, sono gli stessi che a febbraio sono andati a bando per le nuove concessioni del comune di Roma. Secondo quanto si apprende, si tratta degli stabilimenti Belsito, Delfino, Elmi, Plinius e Bagni Vittoria, tutti inseriti nel bando del 14 febbraio del 2025. Quelli a scadenza pluriennale sono invece il Salus e il Dune, che scadono nel 2028.  

“Noi andremo avanti nella trasparenza e nella legalità. Non siamo nelle condizioni di dire se l’incendio sia stato fatto per inibire i bandi, c’è un’indagine”, ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, al termine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza in prefettura a Roma.  

“Quello che possiamo dire è che lo Stato c’è e si va avanti nella legalità, nella trasparenza sulla base delle procedure di legge, quindi siamo assolutamente tranquilli e sereni”, ha aggiunto.  

Rispetto a un rafforzamento del gruppo Mare della polizia locale di Roma Capitale, Gualtieri ha detto che verranno fatte tutte le valutazioni, anche tecniche.  

“Siamo già concentrati nell’assicurare il massimo presidio a Ostia, ma non vogliamo trasmettere un messaggio di drammatizzazione perché siamo assolutamente fiduciosi che questi episodi non avranno alcuna incidenza sul percorso di legalità”, ha dichiarato il sindaco. 

Proprio questa settimana il Consiglio di Stato ha dato ragione al Campidoglio e al suo bando per l’affidamento delle concessioni degli stabilimenti sul litorale di Roma, gara che era stato sospeso in via cautelativa dal Tar dopo il ricorso di alcuni concessionari.