ROMA - Dopo il pesante taglio effettuato lo scorso aprile, la Banca d’Italia ha confermato le previsioni di crescita economica per la Penisola: +0,6% del Pil quest’anno e +0,8% il prossimo, cui dovrebbe seguire un più 0,7% nel 2027.  

Con un comunicato, l’istituzione precisa che queste stime utilizzano una metodologia concordata a livello di Eurosistema delle banche centrali, usando dati destagionalizzati e corretti per il numero di giornate lavorative. Senza queste correzioni, le previsioni di crescita sono dello 0,5% per quest’anno, dello 0,9% per il prossimo e dello 0,7% nel 2027, anche in questo caso confermate rispetto alle stime precedenti. 

Peraltro, queste previsioni giungono in parte già “datate”, considerato che sono state elaborate sulla base delle informazioni disponibili al 14 maggio per le ipotesi tecniche e al 20 maggio per i dati congiunturali. 

Intanto, nella fase attuale, ogni settimana si verificano variazioni di rilievo, in particolare su una delle principali incognite: i dazi commerciali decisi dall’amministrazione Trump negli Usa e le eventuali rappresaglie che potrebbero essere adottate da altri Paesi, tra cui quelli appartenenti all’Unione Europea. 

La stessa parla di un’incertezza elevata, proprio per la partita sulle tariffe americane Bankitalia. “Un loro ulteriore inasprimento potrebbe penalizzare in misura marcata l’attività economica e in particolare le vendite all’estero e gli investimenti, specie se si accompagnasse al permanere di condizioni di elevata incertezza”, si legge. 

Inoltre, secondo Bankitalia, se alla fine Washington decidesse di riportare i dazi ai valori annunciati a inizio aprile (con i cosiddetti dazi “reciproci”) e “se l’incertezza restasse elevata”, la crescita potrebbe risultare di due decimali di punto più bassa rispetto alle previsioni per quest’anno, e di mezzo punto più bassa nei due anni successivi.  

In pratica, sul triennio ci sarebbero cumulativamente fino a 1,2 punti percentuali di crescita in meno.