CANBERRA – Barnaby Joyce ha rilanciato l’idea di inglobare la Nuova Zelanda nella federazione australiana e farla diventare il settimo Stato del Paese, come è previsto nella stessa Costituzione australiana.

Secondo il parlamentare un’unione tra le due nazioni avrebbe senso in materia di difesa, commercio e politica monetaria, e un’Australia allargata che includesse la Nuova Zelanda sarebbe “veramente forte” in un momento di diffusa incertezza geopolitica.

Il ministro ombra federale ed esponente dei Nationals nel 2017 era stato costretto a dimettersi dalla carica di vice primo ministro e deputato federale perché in possesso della cittadinanza neozelandese oltre a quella australiana. “Certamente questa idea mi avrebbe fatto risparmiare un sacco di guai in quell’occasione", ha commentato Joyce. “Penso che la Nuova Zelanda si adatterebbe bene alla federazione. Agli albori della nostra storia si pensava che sarebbe successo proprio così. Avrebbe davvero più senso se prendiamo in considerazione problemi della difesa e della politica monetaria”.

Il deputato laburista neozelandese Jamie Strange un paio di settimane fa ha usato il suo discorso di commiato in Parlamento per invitare i suoi colleghi a prendere nuovamente in considerazione una fusione tra i due Paesi. “Ogni volta che visito l'Australia spesso rifletto su questa possibilità e penso: 'Diventeremo mai un’unica nazione?”, ha detto Strange. “La mia opinione personale, ed è solo un'opinione personale, è che i neozelandesi non dovrebbero escluderlo. Ci sarebbero sicuramente benefici economici: economie di scala nel settore privato e anche in quello pubblico. In effetti, dal punto di vista tecnico questa possibilità resta sempre aperta, dato che è prevista nella Costituzione australiana attualmente in vigore”, ha concluso il parlamentare neozelandese.

Barnaby Joyce, pur essendo personalmente a favore, non pensa che un’unione dei due Paesi possa avvenire nella realtà, ma ritiene possibile una maggiore integrazione tra di essi. “Storicamente, la fusione è ciò che sarebbe dovuto accadere ma nella realtà non penso che succederà mai. Ciò che sarebbe possibile, invece, e che dovrebbe essere preso seriamente in considerazione, è la rimozione di inutili doppioni nell'integrazione e nel coordinamento tra i due Paesi, e il settore più logico per iniziare a farlo è quello della Difesa”, ha sostenuto Joyce.