BERLINO - La settantacinquesima edizione della Berlinale, uno dei più importanti festival cinematografici internazionali, ha preso il via con un evento organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Berlino, un ricevimento che ha sottolineato il ruolo del nostro Paese all’interno della manifestazione.

L’iniziativa ha rappresentato un’importante occasione di incontro tra attori, registi e professionisti del settore, offrendo uno spazio di dialogo e confronto sulla presenza italiana nel panorama cinematografico internazionale. 

L’evento, che si è svolto il 15 febbraio presso la sede dell’Ambasciata, ha visto la partecipazione dell’Ambasciatore Fabrizio Bucci, insieme a numerosi esponenti del mondo del cinema. Tra gli ospiti di rilievo, erano presenti attori come Luca Marinelli e Claudio Santamaria, entrambi impegnati in produzioni che hanno ottenuto visibilità al festival, oltre a rappresentanti delle istituzioni cinematografiche italiane, tra cui Nicola Borrelli, Direttore Generale Cinema e Audiovisivo, e Roberto Stabile dell’ANICA. 

Anche quest’anno, nonostante l’assenza di film italiani nella competizione principale, la nostra presenza alla Berlinale si è fatta sentire attraverso un’interessante selezione di coproduzioni internazionali e opere inserite nelle sezioni parallele. Tra i titoli più attesi, spicca Yunan di Ameer Fakher Eldin, una coproduzione che coinvolge Germania, Italia e altri Stati, insieme a Little Trouble Girls di Urška Djukić, un racconto sul risveglio della sessualità adolescenziale in un contesto sociale repressivo. A questi si aggiunge Paternal Leave, film che vede protagonista Luca Marinelli nel ruolo di un padre italiano che si confronta per la prima volta con la figlia tedesca, in un viaggio emotivo che esplora il tema della paternità e delle radici familiari. 

La Berlinale continuerà fino al 23 febbraio 2025 con un fitto programma di proiezioni, incontri e anteprime, offrendo al pubblico e agli addetti ai lavori uno spazio di confronto sulle nuove tendenze del cinema mondiale. E, ancora una volta, l’Italia avrà modo di far sentire la propria voce, che sia dietro o avanti la macchina da presa, portando il suo sguardo e la sua sensibilità artistica in uno dei festival più prestigiosi al mondo.