BERLINO – Di fronte a una minaccia che considera sempre più grave, quella russa, la Germania punta a raddoppiare il suo contingente militare. Il governo di Friedrich Merz ha approvato una riforma del servizio di leva che sulla carta porterà il numero dei soldati, tra effettivi e riservisti, a quasi mezzo milione. L’iniziativa, ha spiegato il ministro della Difesa Boris Pistorius, mira ad attrarre volontari per la Bundeswehr. Ma in caso non si arrivi a un numero di reclute sufficiente, scatterà la leva obbligatoria.
A partire dal 1 gennaio dell’anno prossimo, sarà inviato un questionario a tutti i giovani tedeschi, maschi e femmine, per sondare il loro interesse a servire nelle forze armate. Saranno incluse domande sul livello di forma fisica, competenze e interessi. Secondo il disegno di legge, che deve ancora essere approvato dal parlamento, gli uomini saranno obbligati a compilare il questionario, mentre per le donne sarà facoltativo. Dal 1 luglio 2027, tutti i tedeschi di 18 anni dovranno sottoporsi a una visita medica obbligatoria, anche se non avranno deciso di arruolarsi come volontari.
“La Russia è, e resterà per molto tempo, la più grande minaccia alla libertà, alla pace e alla stabilità in Europa. A questa minaccia il governo federale intende rispondere con decisione. Puntiamo ad avere 260.000 soldati in Germania. Il mio obiettivo è che la Germania, in ragione della sua dimensione e della sua forza economica, abbia il più forte esercito convenzionale nella Nato sul lato europeo”, ha sottolineato Merz esprimendosi in conferenza stampa al termine della riunione dell’esecutivo.
Il Cancelliere ha annunciato anche la costituzione del Consiglio nazionale per la sicurezza: “In Germania se ne parlava da trent’anni, questa coalizione ha assunto questo provvedimento dopo quattro mesi”.
Il governo si era riunito eccezionalmente proprio al ministero della difesa, una circostanza che non si verificava da quasi venti anni. Merz l’ha definita una “vecchia tradizione della Repubblica di Bonn” e ha annunciato l’intenzione di tenere una volta l’anno la riunione del governo al ministero della difesa in ragione delle nuove sfide in relazione alla sicurezza continentale.
“Abbiamo bisogno di un esercito forte in termini di personale. Solo così la deterrenza nel suo complesso potrà essere davvero credibile nei confronti della Russia. In altre parole, un esercito forte in termini di personale e di equipaggiamento è il mezzo più efficace per prevenire le guerre”, ha dal canto suo affermato il ministro della difesa Boris Pistorius, intervenendo alla conferenza stampa con Merz.
Rivolgendosi direttamente ai più giovani, Pistorius ha anche sostenuto che “ognuno di loro dovrà decidere in modo diverso rispetto al passato: cosa posso fare, come voglio contribuire alla sicurezza del paese in cui vivo, voglio assumermi responsabilità e in quale posizione?”
La leva obbligatoria era stata sospesa in Germania nel 2011 sotto il cancellierato di Angela Merkel. Attualmente, la Bundeswehr conta circa 182.000 soldati e 49.000 riservisti. Pistorius punta ad arrivare ad almeno 260.000 militari e 200.000 riservisti operativi, per un totale di 460mila uomini e donne.
Il Cancelliere ha difeso la scelta di non introdurre immediatamente la leva obbligatoria e di puntare per ora al sistema della volontarietà, ricordando come al momento “mancano le caserme e gli istruttori, il che significa che tutto deve crescere di nuovo dal basso, e questa crescita viene ora accelerata”.
Per il reclutamento è stata decisa una campagna sui social media per pubblicizzare i vantaggi dell’arruolamento: uno stipendio minimo di 2.300 euro al mese, assistenza sanitaria gratuita e altri vantaggi come il supporto per ottenere la patente di guida.