Ho fatto un figlio, ho imparato a fare l’orto, sono diventato contadino. Mi sono ripreso un po’ del tempo che mi è scappato via in questi ultimi trent’anni”.
Biagio Antonacci, dopo due anni di silenzio, torna con un nuovo singolo, dal titolo “Seria”, che anticipa un album di inediti (“sto scrivendo e registrando”) in uscita in autunno. “Me la sono presa comoda. Anche perché il Covid ha creato un buco indelebile nel tempo, che non si potrà più riempire. Dovevamo uscirne migliori, dovevamo far festa... e invece per la stupidità dell’uomo dopo la pandemia, ci inventiamo la guerra. Ma dobbiamo tornare a essere belli, sereni e liberi”.
E Biagio la libertà l’ha cercata attraverso la consapevolezza. “Ho capito i miei limiti. Primo tra tutti la presenza, ovvero ho capito che non bisogna essere necessariamente presenti fisicamente per non perdere figli, amici, ma il filo conduttore è la propria coscienza”. Con “Seria”, il 58enne cantautore milanese apre un nuovo capitolo, andando a ripescare atmosfera dance anni Settanta e Ottanta. “Seria non è una parola, è un suono. Come amore. Non significa niente. E’ un’invenzione dei cantanti. Ho scritto spesso degli umori e degli amori delle donne fino ad arrivare a ‘Seria’, che è il desiderio di un uomo che attende la decisione di una donna. ‘Seria’ è una donna in continua ricerca, senza compromettere mai la sua libertà, libera di portarsi anche solo un cuscino. L’amore, in fondo, è il rispetto della libertà altrui”, aggiunge ancora.
“Seria” troverà sicuramente spazio nella scaletta di brani che Antonacci porterà dal vivo durante il suo prossimo tour nei palazzetti al via il 5 novembre da Jesolo (Venezia). Poi 8 novembre Roma, 11 novembre Eboli (Salerno), 17 novembre Bari, 14 dicembre Torino, 17 dicembre Firenze, 19 e 20 dicembre Assago (Milano). “Si riparte con uno spirito doppio, triplo, quadruplo: come una diga piena dopo mesi di accumulo. C’è tanta offerta perché tutti vogliono tornare a cantare”.
E a proposito di concerti, si parla anche di Blanco e dei palpeggiamenti subiti dal giovane artista durante un concerto mei giorni scorsi. “Anche a me è successo tanti anni fa: mi sentivo un po’ una rockstar. Mi piaceva e mi faceva sentire amato. Tornavo a casa e dicevo: ‘Mi hanno toccato il sedere’. ‘Beato te’, rispondeva mio padre. Oggi è diverso, c’è una sensibilità diversa e ciascuno ha la sua. Però io non ci vedo nulla di strano e non mi sembra una molestia: sei sul palco, succede anche quello”.
Molte delle sue canzoni hanno fatto da colonna sonora a tantissimi momenti di ognuno di noi: da “Vivimi” a “Sappi amore mio”, da “Se io, se lei” a “Non vivo più senza te”, sono tante le canzoni d’amore con cui Biagio Antonacci continua a farci innamorare ogni giorno.
Nato il 9 novembre 1963, è originario di Milano anche se il padre ha origini pugliesi, mentre la madre è originaria del capoluogo regionale lombardo. Cresciuto nel quartiere di Rozzano, Antonacci fin da piccolo ha mostrato un certo interesse per la musica e il primissimo strumento che ha imparato a suonare è stata la batteria. Subito dopo il diploma di maturità, però, ha deciso di abbandonare tutto e di arruolarsi nell’Arma dei Carabinieri e proprio a Garlasco, dov’era di stanza, ha deciso di andare a conoscere il cantautore Ron.
La carriera di Biagio Antonacci, come cantante, è iniziata nel momento in cui lo stesso Ron ha deciso di provinarlo e l’ha poi presentato a Gaetano Currieri, frontman degli Stadio, che gli dà la possibilità di aprire un suo concerto. All’età di 25 anni, inoltre, Antonacci ha anche avuto la possibilità di cantare sul palco dell’Ariston durante il Festival di Sanremo dove ha portato il brano “Voglio vivere in un attimo”. Da quel momento la carriera di Biagio è sempre stata in continua ascesa e il cantante milanese è riuscito a guadagnarsi una grandissima fetta di pubblico che da anni lo segue e lo acclama.
Per un periodo è diventato genero di un altro famosissimo cantante, Gianni Morandi, dal momento che ha avuto una lunga relazione con la figlia Marianna. I due, inoltre, hanno anche avuto due figli: Paolo e Giovanni. La storia d’amore tra i due, però, è durata dal 1993 al 2002 anno in cui hanno deciso di dividere le loro strade. A dicembre 2021 nasce il figlio Carlo, avuto dalla compagna Paola Cardinale, e diventa padre per la terza volta all’età di 58 anni.
“Siamo in un mondo in cui il controllo delle nostre vite è sempre più invasivo. Ci sono telecamere ovunque, spiano la nostra quotidianità. E più si ha personalità, maggiore è il rischio di essere controllati. Ma non dobbiamo per questo nasconderci. L’immagine che diamo di noi stessi sarà sempre fondamentale, sempre di più. Dobbiamo raccogliere la sfida tenendo alta la guardia e affiancando a questo apparire azioni lodevoli e un modo di comportarsi degno”.