VENEZIA – Va all’Australia, con l’artista Archie Moore, il Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale della 60esima Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, intitolata “Stranieri Ovunque - Foreigners Everywhere” a cura di Adriano Pedrosa, mentre il Leone d’oro per il miglior partecipante è stato assegnato al Metaaho Collective della Nuova Zelanda.

La cerimonia di inaugurazione e premiazione si è svolta a Ca’ Giustinian, sede della Biennale di Venezia, dove a fare gli onori di casa è stato il presidente Pietrangelo Buttafuoco, che ha dato il benvenuto agli ospiti giunti da ogni parte del mondo con queste parole: “L’arte è un’avventura dell’anima, che conduce a cercare il chiarore della luce”. Da parte sua, il curatore Adriano Pedrosa ha definito l’esperienza veneziana “un viaggio straordinario: spero che sia un viaggio trasformativo anche per gli artisti e per i visitatori”.

Il padiglione australiano dal titolo “Kith and kin” realizzato dall’artista Archie Moore è stato scelto dalla giuria presieduta da Julia Bryan-Wilson, che ha premiato un’installazione di “grande impatto”, dove Archie Moore “ha lavorato per mesi per disegnare a mano con il gesso un monumentale albero genealogico della First Nation.

Così 65.000 anni di storia (sia registrata che perduta) sono iscritti sulle pareti scure e sul soffitto, invitando gli spettatori a riempire gli spazi vuoti e a cogliere la fragilità intrinseca di questo archivio carico di lutto”.

All’interno del padiglione in un fossato d’acqua galleggiano i documenti ufficiali redatti dallo Stato. Risultato dell’intensa ricerca di Moore, “questi documenti riflettono gli alti tassi di incarcerazione delle persone delle Prime Nazioni”. “Questa installazione si distingue per la sua forte estetica, il suo lirismo e la sua invocazione per una perdita condivisa di un passato occluso - sottolinea a giuria nella motivazione - Con il suo inventario di migliaia di nomi, Moore offre anche un barlume alla possibilità di recupero”.

Premiato dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, Archie Moore ha ringraziato l’Italia “per questo grande, straordinario onore”.