CANBERRA – I dati definitivi del bilancio per l'anno fiscale 2023/24 confermano che il debito pubblico lordo è sceso a 906,9 miliardi di dollari, con un miglioramento di 149,1 miliardi rispetto alle previsioni preelettorali del 2022. Il ministro federale delle Finanze, Katy Gallagher, ha attribuito questo risultato alla gestione economica del governo, sottolineando che il Paese ha evitato 80 miliardi di dollari di interessi nei prossimi dieci anni grazie alle misure adottate dall’esecutivo.

"Il debito è più basso, paghiamo meno interessi e, poiché paghiamo meno interessi, abbiamo più margine all’interno del bilancio per affrontare il difficile percorso che ci attende", ha spiegato Gallagher, facendo notare che il governo sta prendendo decisioni difficili proprio allo scopo di migliorare l’esposizione debitoria del Paese.

Anche il ministro del Tesoro Jim Chalmers ha sottolineato questo risultato positivo, affermando che i livelli di debito del governo sono ora inferiori del 10,6% del PIL rispetto a quando il Partito laburista è entrato in carica. Chalmers ha aggiunto che questa riduzione del debito contribuisce a risparmiare sui costi degli interessi per i contribuenti e offre spazio nel bilancio per finanziare settori cruciali come Medicare, l'assistenza agli anziani e la Difesa.

Il surplus di bilancio, che si prevede sarà maggiore rispetto ai 9,3 miliardi stimati nel bilancio federale di maggio, è stato reso possibile da una riduzione delle spese. Chalmers ha sottolineato che questo surplus è d’importanza vitale per alleviare la pressione sull'inflazione e ricostruire i margini fiscali in un momento di incertezza economica globale.

Nel frattempo, è in corso un duro scontro tra il governo e i Verdi sulla riforma della Reserve Bank of Australia e delle sue funzioni. Il Partito ambientalista ha dichiarato che non sosterrà le proposte del governo per la Banca Centrale a meno che il tasso ufficiale di interesse non venga abbassato. Il senatore verde Nick McKim ha esortato Chalmers a intervenire direttamente, se la RBA non ridurrà i tassi dall'attuale livello del 4,35% nela riunione in programma domani. "Il ministro del Tesoro ha il potere di intervenire, ma non lo sta utilizzando. La RBA potrebbe agire, ma non sta agendo. I titolari di mutui stanno subendo enormi pressioni in questo momento".

Le riforme sul tappeto, suggerite in una revisione del 2023, prevedono la suddivisione del consiglio della RBA in due entità separate: una responsabile della politica monetaria e l'altra delle operazioni e della governance.

Katy Gallagher ha definito la richiesta dei Verdi un "ultimatum economico folle" e ha sottolineato che il governo non accetterà queste condizioni: "È ridicolo che dopo 30 anni di una struttura economica stabile e collaudata in questo Paese, si cerchi di minare tutto. Si tratta di una posizione populista, al solo scopo di guadagnare qualche voto, ma è evidente che i Verdi non sono seriamente disposti a perseguire alcuna reale politica economica".

In passato, il ministro del Tesoro Jim Chalmers aveva cercato di negoziare il passaggio alle Camere di queste riforme con l'opposizione. Tuttavia, la Coalizione ha recentemente interrotto i negoziati, costringendo Chalmers a cercare il sostegno dei partiti minori, tra i quali i Verdi. L’ultima presa di posizione di questi ultimi sta mettendo a rischio l’approvazione della riforma, e lascia il governo in una situazione di stallo.

Il governatore della RBA, Michele Bullock, nelle scorse settimane aveva affermato che non è probabile una riduzione dei tassi di interesse quest'anno, poiché l'inflazione continua a rappresentare una sfida per il Paese.