L’avanzo registrato per l’anno finanziario 2022/23 marca la prima volta in 15 anni in cui un governo registra più entrate che spese.
L’ultimo surplus fu ottenuto durante uno dei governi Howard nel 2007/08, poco prima della crisi finanziaria globale.
La cifra per il 2022/23 è ben al di sopra dei 4,3 miliardi di dollari previsti nel bilancio di maggio e segna un eccezionale miglioramento dei conti rispetto al deficit di 77,9 miliardi di dollari previsto nel bilancio finale del governo della Coalizione lo scorso anno.
Il Partito laburista deve il risultato alle entrate inaspettate alimentate dalle esportazioni di materie prime, combustibili fossili inclusi, nonché al gettito fiscale extra raccolto dai singoli individui in un fiorente mercato del lavoro.
Il ministro del Tesoro Jim Chalmers ha affermato che un budget più forte servirà da base per “costruire tutto ciò che vogliamo fare per la nostra gente e la nostra società”.
“L’inversione di tendenza di 100 miliardi di dollari ottenuta nel nostro primo anno in carica rappresenta il più grande miglioramento del bilancio nominale nella storia australiana”, ha affermato Chalmers rilasciando la dichiarazione finale sui risultati del bilancio.
“È in parte una conseguenza del fatto che le persone lavorano di più e guadagnano di più. La disoccupazione è inferiore rispetto a quel che molte persone si aspettavano e i salari hanno ricominciato a crescere”, ha detto oggi il ministro ospite di ABC Radio.
Le entrate fiscali sono state superiori di 13,2 miliardi di dollari rispetto a quanto stimato nel bilancio, con una sottostima determinata in gran parte dalle quelle delle società.
Chalmers ha affermato che la gestione fiscale del governo federale ha pesato nel miglioramento della posizione di bilancio.
La decisione del governo di finanziare la maggior parte degli aumenti delle entrate “è stata esattamente giusta per i tempi e adatta alle sfide che affrontiamo”.
La strategia ha ridotto il debito lordo di 87,2 miliardi di dollari rispetto alle stime pre-elettorali, facendo risparmiare ai contribuenti 12 miliardi di dollari in pagamenti di interessi.
Si prevede che il miglioramento dei profitti di bilancio sarà temporaneo poiché le pressioni strutturali inizieranno presto a pesare sulle finanze pubbliche.
Il Rapporto intergenerazionale pubblicato ad agosto ha evidenziato che il bilancio tornerà in deficit per riflettere la crescente spesa per la Sanità e l’Assistenza agli anziani, quella per la NDIS, per la Difesa e il pagamento degli interessi sul debito pubblico.
Chalmers ha affermato che ci vorrà più di un anno per risolvere i problemi strutturali.